Cartigliano, il ds Torresin a NC: «Facciamo ancora un calcio dilettantistico. Insopportabile giocare senza tifosi»

Il Cartigliano ha iniziato nel segno dell'equilibrio il proprio campionato: sei punti in cinque gare, con tre pareggi, una vittoria ed una sconfitta di misura. Per capire con quali ambizioni la squadra sta disputando il girone C di serie D, abbiamo intervistato il direttore sportivo Leopoldo Torresin: «I nostri obiettivi non cambiano: abbiamo una società in cui facciamo un calcio ancora dilettantistico, lavoriamo di sera, abbiamo una ristretta scelta di calciatori e dobbiamo salvarci. Sarà dura, poiché, con tante partite infrasettimanali, diventa complicato: qualche calciatori non viene poiché lavora».

Sul girone C: «Forse per la prima volta è il girone più difficile dell'intera serie D. Ci sono corazzate da Lega Pro, quindi anche per questo sarà ancora più dura ma, con la nostra caparbietà, cercheremo di venirne fuori. Una favorita? Il Trento sopra tutte, l'Arzignano ha pagato l'inizio difficile»

La pandemia e la serie D: «Abbiamo votato per continuare ma, per la logica della nostra società, le cose sono complicate, perché a livello numerico non abbiamo sempre tutti i calciatori disponibili. Giocare senza pubblico, inoltre, è deleterio: una cosa insopportabile e senza senso. Viviamo in un paese piccolo, con qualcuno legato ai nostri colori; non lo dico per gli incassi, è proprio brutto vivere una situazione del genere».

Capitolo calciomercato: «Il nostro mercato è sempre aperto. Giornalmente ricevo telefonate, i calciatori disponibili sono tanti, ma non abbiamo case, possiamo prendere ragazzi nel raggio di 30 km. L'altro giorno abbiamo tesserato un 2000 ex Adriese, numericamente abbiamo bisogno di rinforzi».