Giangaspero: “Resto a Scanzo senza se e senza ma …”

Intervista in esclusiva all’attaccante milanese
Accordo col ds Vavassori ed il presidente Oberti
27.05.2018 11:46 di  Titti Acone   vedi letture
© Foto di Usd Scanzorosciate
© Foto di Usd Scanzorosciate

Francesco Giangaspero rinnova il suo accordo con lo Scanzorosciate. Accompagnato dal suo consulente Alessandro Ranieri, la punta ha ritrovato l’accordo con la compagine bergamasca sia grazie all’ottima stagione appena conclusa con 19 gol in 35 partite e con la disponibilità del ds Matteo Vavassori, oltre al placet del presidente Flavio Oberti (nella foto a sinistra con a destra l’attaccante).

Il bomber classe 1993, nativo di Milano, ha portato il suo curriculum a 190 partite e 70 gol e vanta presenze con il  Ciserano, due stagioni al Verbano (Eccellenza), Pontisola, Pro Sesto, Seregno, Renate (C2), ancora Seregno e settore giovanile fra Monza ed Enotria.

Raggiunto in esclusiva dalla nostra redazione di Notiziariocalcio.com  Giangaspero ci spiega la sua scelta:

Ho accettato molto volentieri  – inizia il giocatore  - la proposta della società e ringrazio pubblicamente il direttore ed il presidente dello sforzo fatto. E’ stata una decisione prima di cuore e poi di testa, senza se e senza ma. Volevo solo indossare la maglia dello Scanzo anche nella prossima stagione. Mi ha fatto piacere l’analoga riconferma del mister e di altri compagni come Rota e Paris”.

Francesco che stagione è stata?

Siamo partiti il 31 luglio – continua Giangaspero - da sfavoriti, underdog come si dice in gergo. Sapevamo di dover lottare dalla prima all’ultima giornata, come poi è successo,  in un girone con piazze blasonate. E’ stata un’impresa, con squadre come la Pro Patria, il Rezzato, il Pontisola, il Darfo, le due squadre di Crema, ma vi posso assicurare che anche Trento e  Lumezzane erano ottime compagini. Come tutte le altre”.

Perché tante preoccupazioni all’inizio?

“Siamo forse una delle poche squadre, se non l’unica, veramente fatta da dilettanti; ci alleniamo di sera ed anch’io quest’anno ho trovato un lavoro. Non è semplice calarsi e confrontarsi con gli altri, allenandosi dalle 19,  a fine  giornata, convivendo col traffico e le difficoltà del lavoro. Mi sembrava quasi di partire con l’handicap, da ultimi. Finire tardi gli allenamenti ed essere appunto gli ultimi, sempre alla fine, anche  nella settimana. Ma vivendo lo spogliatoio fino in fondo. Perché forse questo è il segreto del nostro miracolo. Le pizze ogni martedì dopo l’allenamento, oppure con la scusa del primo goal di qualche giovane, al compleanno di ognuno di noi. Cenare durante la settimana alle 22.30, andare a letto ed iniziare tutto da capo, giorno dopo giorno per dieci mesi”.

Ma forse questa è anche la vostra forza?

"Si, il gruppo è ed è stato e spero sarà la nostra forza; gruppo inteso come proprietà, dirigenti, staff, collaboratori e  squadra. Sembrano frasi fatte,  ma non l'avevo mai  vissuto appieno, come  quest'anno. Ho imparato a Scanzo e dallo Scanzo. Le cene, le serate e l'ignoranza di questa squadra hanno fatto si che ogni domenica si andasse in campo tutti uniti per raggiungere un obiettivo. Noi, nel nostro piccolo, abbiamo vinto un grande campionato. È solo un sport ti dicono, ma per noi spesso è stata la  vita, la nostra vita, un obiettivo comune. Raggiunto grazie a uomini veri e persone umili prima che calciatori. Non potevo lasciare questo gruppo e ringrazio tutti di quanto mi hanno dato e fatto crescere”.

Infatti avrai avuto diverse proposte?

Si, è vero, ma di questo è meglio che ne parliate con Ranieri, che mi ha seguito, sempre e con attenzione”.

E proprio con il consulente del giocatore chiediamo quali squadre si sono fatte sotto:

Tante, forse troppe – spiega Ranieri -. Ad un certo punto mi è venuta la voglia di “replicare” Francesco. Di averne due o tre cloni, per soddisfare le richieste.

Come mai?

“Penso – continua il procuratore di Giangaspero –che le tante reti e la giovane età abbiano attirato le attenzioni delle  migliori squadre dei tre gironi settentrionali di serie D, oltre a qualche richiesta anche dalla serie C. Per non parlare di alcune squadre di Eccellenza che ci hanno ingolosito con cifre da capogiro, almeno per noi. Però la volontà del giocatore è stata sempre la stessa: voler rimanere a Scanzo ed io non ho fatto che acconsentire tale desiderio. Anche perché questo dovrebbe essere il nostro compito, soddisfare la volontà dei giocatori.”

Con quali prospettive future?

“Consolidare quanto di buono fatto, dimostrare che Giangaspero può ripetersi ed arrivare anche a più di 20 gol. Io rimpiango i tre rigori non realizzati, che avrebbero portato il bottino a quella cifra. Poi, vorrei approfittare della vostra ottima e seguita vetrina per ringraziare la società, il direttore, lo staff e tutta la squadra che hanno consentito a Francesco di sentirsi importante e parte integrante di questo progetto sin dal primo momento della stagione. Ora tocca fare meglio ..”.