La Cava: "Al Picerno bisogna solo fare applausi. Pomigliano? Cronaca di una morte annunciata..."

27.04.2019 12:00 di  Marco Pompeo  Twitter:    vedi letture
La Cava: "Al Picerno bisogna solo fare applausi. Pomigliano? Cronaca di una morte annunciata..."
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Il girone "H" di Serie D ha già emesso tre verdetti ufficiali. In Serie C è approdato il Picerno, storia di una favola calcistica vera e propria, mentre in Eccellenza sono retrocesse Pomigliano ed Ercolanese (o Granata se preferite).

Legato a due dei club sopra citati il tecnico Sergio La Cava a cui abbiamo chiesto di esprimere un parere sulla stagione che va verso conclusione: "Sono contentissimo per la promozione del Picerno. A livello personale non ho avuto una parentesi fortunatissima in Basilicata ma sono davvero contento per la gente di Picerno, per i tifosi che sono legatissimi alla squadra. gli va fatto un grande applauso. Hanno fatto un grandissimo campionato contro squadre blasonate, in un girone difficilissimo. Meritano rispetto per quello che hanno fatto. Oggi dire che avrei scommesso sul primo posto del Picerno, direi una falsità. In una griglia ad inizio campionato li avrei messi in terza posizione dietro Cerignola e Taranto. Ed invece sono stati più forti e credo che tutti gli avversari non possano far altro che applaudirli e rendere merito loro del grande campionato fatto. Hanno ottenuto un grandissimo risultato. Hanno scritto una storia bellissima, che merita, ed io, ribadisco, sono davvero contento per i tifosi, tutta brava gente, padri e madri di famiglia che rappresentano la parte sana e bella di questo sport. I complimenti vanno fatti naturalmente a mister Giacomarro perchè ha fatto un grande lavoro. Talvolta tra colleghi nascono gelosie ma davanti a questi esempi non si può che gioire ed applaudire ad una persona che ha lavorato in maniera esemplare affrontando il duro compito di lottare con corazzate che dietro hanno piazze importanti".

E la polemica per i fatti col Taranto?
"Per come conoscono la gente di Picerno non credo che abbiano accolto in malo modo nessuno. Non fa parte del loro modo di essere. Ovviamente non ero presente ai fatti ma ho dei dubbi che le cose siano andate esattamente come sono state raccontate".

Di questo Picerno c'è qualcuno che ricorda con piacere?
"Se posso prendermi un merito parlando del Picerno, lo faccio in merito alla permanenza di Emanuele Esposito. Era deciso ad andare via e lo convinsi a restare. Per me lui è un giocatore forte, un grande talento che può giocare tranquillamente in Serie B, lo vedrete nella prossima stagione in Lega Pro".

E sul Pomigliano?
"Cronaca di una morte annunciata. C'è stata troppa frenesia di cancellare il lavoro fatto precedentemente con la famiglia Pipola che non ha avuto il necessario polso per programmare con tranquillità. Perdere ad inizio stagione, considerando l'estate tribolata del club, si poteva mettere in conto ma continuare a fare acquisti soprattutto prendendo calciatori che necessitavano di tempo per trovare la forma è stato errato. Purtroppo i miei consigli non sono stati ascoltati, se il problema era il sottoscritto col mio esonero le cose si sarebbero aggiustate ed invece mi pare che di allenatori se ne siano succeduti altri tre. Credo che questo la dica lunga sulle responsabilità di questa stagione".