Lanusei, il presidente Arras a NC: «Invece di spendere 800 euro per trenta persone, si dia un terzo alle società»

24.11.2020 17:30 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Lanusei, il presidente Arras a NC: «Invece di spendere 800 euro per trenta persone, si dia un terzo alle società»

La serie D si è fermata per permettere di recuperare buona parte delle oltre 100 partite non disputate finora, ma sono state poche le partite disputate. Ora, in attesa del nuovo protocollo, il campionato di serie D si ferma. La redazione di notiziariocalcio.com ha deciso di sentire il parere di quanti più addetti ai lavori possibile.

Oggi è il turno di Daniele Arras, presidente del Lanusei: «Il calcio, come altri settori, ha sottovalutato la possibile seconda ondata di covid, che invece era stata ampiamente anticipata. Ci siamo trovati spiazzati, non avevamo preso le contromisure adatte, cosa che sta facendo pagare alle società, compresa l'impossibilità di avere tifosi allo stadio, dover sostenere i costi di una stagione complessa e senza avere entrate, sperando in aiuti da chi di dovere. Se si fosse voluto gestire con prudenza la pianificazione la stagione, bisognava ritardarne l'inizio per capire gli effetti della ricaduta; in tanti, già nella scorsa stagione, avevano chiesto uno slittamento proprio per evitare ciò. In ogni caso, bisognava definire dei protocolli più idonei, cosa che si sta facendo oggi con grande ritardo. Il nuovo protocollo, come è stato già detto da tanti, deve consentire la prosecuzione delle attività anche in presenza di qualche positivo all'interno della rosa, tenendo conto di un numero massimo di portiere positivi (uno) ed un numero massimo di under. Il sostegno dei 3000 euro? Al momento è insufficiente, ma è anche vero che il grosso delle risorse dovrà essere di tipo governativo. Non si può pretendere che la LND si sobbarchi totalmente queste spese, basterebbe che Sport e Salute destinasse una quota dei possibili rimborsi mensili alle società sportive che stanno continuando le attività: invece di spendere 800 euro al mese per trento persone, meglio spenderne un terzo per gestire il protocollo e sopperire alla mancanza di pubblico, secondo me ci guadagniamo tutti: loro spendono di meno e noi proseguiamo opportunamente supportati».