Arcetana, ecco Iaquinta

Promozione Toscana
07.07.2018 14:30 di  Massimo Poerio   vedi letture
Arcetana, ecco Iaquinta

"Durante il mio primo colloquio con l'Arcetana, sono stato ben impressionato da una lunga e ben precisa serie di fattori. Innanzitutto, lo splendido ambiente che si respira all'interno della realtà biancoverde".

A parlare è Leonardo Iaquinta, il titolato centrocampista che nella prossima stagione farà parte dello scacchiere di mister Vullo. Classe 1989, Iaquinta ha appena vinto il campionato di Promozione con il Campagnola: dunque lui è abituato ai successi, e ciò autorizza ulteriormente a ben sperare in vista del cammino che attende i nostri beniamini. In più, si tratta di un giocatore che negli anni scorsi ha vestito tante altre maglie di prestigio in ambito dilettantistico: ad esempio basti pensare alle sue esperienze nelle file di Montecchio, Termolan Bibbiano, Atletico Montagna e Terme Monticelli. "Oltre a essere un club serio e con strutture di alto livello, l'Arcetana è anche una grande famiglia - prosegue Leonardo - Si tratta di un aspetto che ho percepito fin da sùbito, e un carattere come il mio non può che trovarsi bene all'interno di un clima così gioviale e gratificante: anche per questo, Arceto rappresenta un'opportunità che non potevo proprio lasciarmi sfuggire". Quali sono le tue principali caratteristiche come centrocampista? Su che cosa punti maggiormente quando sei in campo? "Il mio ruolo naturale è quello di stazionare davanti alla difesa, e chi mi segue sa bene che non sono certo un giocoliere del calcio: mi reputo un elemento di impostazione, e non di rottura. Ritengo che il mio pregio maggiore sia quello di partecipare con efficacia alla costruzione delle varie manovre, fornendo un buon contributo nello sviluppo del gioco voluto dall'allenatore". Conosci già Matteo Vullo, il nuovo tecnico dell'Arcetana? "Finora non abbiamo mai lavorato insieme, e ci siamo sempre fronteggiati da avversari: eravamo "rivali" anche nella passata stagione, quando io ero al Campagnola mentre lui guidava il Fabbrico. Stavolta è stato lui a cercarmi, e a farmi conoscere la realtà biancoverde: la fiducia da parte del mister mi onora, e sono certo che qui vi siano le condizioni per fare bene sia individualmente sia a livello di squadra". Passiamo quindi a parlare del capitolo che riguarda gli obiettivi stagionali: dove arriverà l'Arcetana nel campionato di Promozione 2018/2019? "La dirigenza ha aspirazioni di gloria che appaiono più che legittime, e hanno senz'altro contribuito a farmi prendere la decisione di approdare qui ad Arceto. Ovviamente, come tutti sanno, il traguardo di base non sta affatto in una semplice salvezza: la squadra è stata allestita per puntare con fermezza ai piani alti della classifica, e i play off costituiscono la meta minima da conquistare. Disponiamo di tutti i mezzi necessari per farcela, pur essendo pienamente consapevoli dei complessi ostacoli che dovremo superare".

Tu conosci bene pure il girone A di Promozione: quali differenze noti rispetto al gruppo B, che l'Arcetana andrà presumibilmente a disputare? "Fino a pochi anni fa, il raggruppamento A era leggermente più impegnativo per quel che riguarda l'alta graduatoria: ora, però, il tasso di difficoltà è lo stesso ed è molto elevato in entrambi i casi. Nei prossimi mesi ci confronteremo con parecchie formazioni di considerevole spessore tecnico-agonistico: basti pensare a Castellarano e La Pieve Nonantola, o il San Felice se non verrà inserito nel girone C. Qualora non dovesse salire in Eccellenza, anche la Cittadella Vis San Paolo sarà da tenere d'occhio nei piani alti: in ogni caso, sono sicuro che l'Arcetana si farà trovare pronta e all'altezza delle varie situazioni". Nell'attesa di vederti all'opera sotto le insegne biancoverdi, hai qualche ringraziamento da fare? "Certo che sì: il mio grazie va a dirigenza, staff societario e staff tecnico, ma anche agli sportivi di Arceto e dintorni che seguiranno le nostre gesta. Io sono in piena forma, e garantisco il massimo impegno fin dal raduno del 16 agosto".