Helvia Recina, Carassai: "Ora l'obiettivo playoff è alla portata. Coppa Italia? La vogliamo tutti"

Ha ingranato le marce alte l’Helvia Recina che è pronta a regalarsi un finale di stagione ricco di aspettative visto il terzo posto attuale, condiviso insieme all’Azzurra Colli, e la finale di Coppa Italia di mercoledì 25 aprile a Montefano contro la Passatempese.

Tutto ciò grazie alle recenti cinque vittorie consecutive, di cui l’ultima col Chiesanuova contraddistinta dagli interventi del portiere Recchi, capace di una doppia incredibile parata sul rigore che poteva cambiare le sorti della gara, e dall’eurogol di Campana. Si gode questo felice momento il tecnico Ermanno Carassai.

Mister,va tutto a gonfie vele?

«Stiamo andando bene adesso con tutti gli infortunati a disposizione e la squadra ne risente positivamente. Abbiamo vinto con squadre sulla carta più forti di noi come il Potenza Picena e il Chiesanuova e adesso possiamo rispettare l’obiettivo primario della società di andare a fare i playoff».

Se l’aspettava mister una risalita del genere, dopo i vari problemi nel girone di andata?

«Si, ci pensavo dopo che abbiamo cambiato impostazione di gioco e qualche ritocco nell’organico e gennaio mi aspettavo di far meglio rispetto al girone di andata dove avevamo perduto troppi punti. Anche quando abbiamo perduto a Montefano e Montalto ho sempre pensato che potevamo arrivare ai playoff perché stavamo giocando bene ed ero certo che i risultati sarebbero arrivati. Certo, per come eravamo messi prima di Natale abbiamo fatto una bella rimonta».

Ad arricchire il momento anche la finale di Coppa Italia.
«Ci teniamo tantissimo perché in finale l’Helvia Recina non ci è mai arrivata: lo vuole la società, lo vogliamo noi. Arrivare in fondo è sempre motivo di orgoglio e non è stato facile da raggiungere perché abbiamo superato Camerino, Potenza Picena e Chiesanuova poi abbiamo superato in semifinale la Pinturetta Falcor. A questo punto vorremmo completare l’opera perché rimane sempre un trofeo importante».

Un messaggio ai suoi?
«Non dobbiamo montarci la testa e rimanere con i piedi per terra ricordandoci da dove siamo partiti con le tante difficoltà».