Cedere il Bari o il Napoli? La famiglia De Laurentiis non ha mai avuto dubbi

Cedere il Bari o il Napoli? La famiglia De Laurentiis non ha mai avuto dubbi. Si può romanzare quanto si vuole sull'eventuale dilemma di quale dei due club dovrebbe essere ceduto ma la realtà è che tutto è sempre stato molto chiaro.

Quando Aurelio De Laurentiis prese il Bari lo fece per scopi evidentemente imprenditoriali ma non solo. Da tempo l'attuale patron degli azzurri sta pensando alla sua successione in capo al Napoli e nonostante la presenza del figlio Edo da sempre nei quadri dirigenziali del sodalizio partenopeo è a Luigi che guarda come futuro presidente.

E le parole dello stesso Luigi De Laurentiis nell'intervista concessa ieri al Corriere dello Sport sono un chiaro riferimento: «(...) In quattro anni ho fatto una buona palestra, la Serie C mi ha insegnato molto: sono cresciuto, anche per quanto riguarda la visione aziendale del club. A Napoli mi occupavo di altre cose, qua ho visto anche la parte sportiva e tecnica. È stato un super master».

Insomma Bari è stata la scuola a cui Aurelio ha iscritto il figlio Luigi per poi, un giorno, cedergli la poltrona più importante del Napoli. Non va dimenticato del resto che è proprio il Napoli l'attività più redditizia all'interno della Filmauro. Cederlo? Certo, si potrebbe. Soltanto però dietro una cifra folle (circa 800 milioni di euro) che al momento nessuno è disposto a versare nelle casse della Filmauro.

C'è poi un altro passaggio dell'intervista concessa a Zazzaroni in cui Luigi De Laurentiis fa capire in maniera limpida che la scelta è già stata operata: «Abbiamo fatto ricorso per avere più tempo per vendere il Bari, per trovare il migliore offerente».

E con questo i tifosi del Bari dovranno probabilmente rassegnarsi a vedere i De Laurentiis uscire dal club. Naturalmente l'auspicio dei tifosi del Napoli e del Bari che alla fine, comunque vada, si possa chiosare con un "e vissero tutti felici e contenti".