Mantova, Scotto: «Via da Rieti perchè cambiò tutto ma qui...»

Anche se non ha potuto chiudere la migliore stagione della sua carriera – causa coronavirus – Luigi Scotto è stato comunque uno dei protagonisti del salto di categoria del Mantova, vincitore del campionato di serie D (girone D).

Scotto, 30 anni a settembre, con i suoi gol ha portato la squadra lombarda a dominare il girone sin dalla prima giornata. Protagonista principale, visto che in 23 gare disputate, l’attaccante sassarese ha segnato 20 reti: il suo record precedente era di 17.

«Peccato non aver chiuso la stagione sul campo, purtroppo la pandemia ha interrotto una stagione che per me e la mia squadra è stata a dir poco esaltante».

La pandemia ha colpito soprattutto la Lombardia. Come l’ha vissuta?
«Quando c’è stato il blocco dei trasferimenti da una regione all’altra, ero in Sardegna e perciò ho visto da lontano quanto succedeva a Mantova e dintorni. Il coronavirus ha colpito anche la nostra squadra di calcio, visto che il nostro medico sociale è risultato positivo e ha passato diverso tempo in terapia intensiva: adesso sta meglio, ma conosco tante persone che hanno dovuto lottare con questa malattia».

Alessandria e Savona in serie C2 e Rieti e adesso Mantova in serie D, sei un abbonato alla vittoria dei campionati?
«Questo è il quarto che vinco e il secondo nel massimo campionato nazionale dilettantistico. Dopo l’esperienza a Rieti, dove non sono rimasto perché era cambiato tutto, soprattutto la società, sono ripartito con entusiasmo da Mantova dove l’anno scorso non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Quest’anno invece abbiamo dominato il girone sin dalle prime giornate e dunque, anche se mancavano ancora 10 giornate al termine della stagione regolare, il nostro primato non sarebbe stato in discussione. Dispiace non poterlo festeggiare sul campo, ma ci sarà l’occasione per brindare alla promozione».

Il futuro di Luigi Scotto sarà ancora a Mantova nella prossima stagione?
«È presto per parlare del mio futuro, innanzitutto dobbiamo aspettare l’ufficialità da parte della Lega Nazionale dilettanti e poi vedere quali sono le intenzioni della società per il prossimo anno. Mantova è una piazza importante dove si vive di calcio, io vorrei rimanere, ne sarei felice».