BREAKING NEWS: Gli Stati Uniti hanno il loro nuovo presidente

07.11.2020 17:30 di  Francesco Vigliotti   vedi letture
BREAKING NEWS: Gli Stati Uniti hanno il loro nuovo presidente

Arrivata l'ufficialità: gli Stati Uniti d'America hanno eletto il loro quarantaseiesimo presidente che è il democratico Joe Biden. Gli ultimi voti necessari sono alla fine arrivati dalla Pennsylvania ufficialmente attribuita al candidato sfidande dell'ormai ex presidente Donald Trump.

Biden è il più anziano candidato della storia delle presidenziali a conquistare la Casa Bianca. È per lui il coronamento di una carriera politica lunga e di una vita segnata da pesanti tragedie. Biden entra molto giovane al Senato americano. A soli 30 anni, nel 1972, al termine di una campagna elettorale avventurosa e combattuta con pochissimi soldi, batte il repubblicano J. Caleb Boggs e diventa senatore del Delaware. L’entusiasmo per la vittoria dura poco. Il giorno 8 dicembre 1972 la moglie Neilia e la figlia di appena tredici mesi Naomi Christina muoiono in un incidente automobilistico. Gli altri due figli, Beau e Hunter, restano feriti. È la tragedia che segna per sempre la vita di Biden, l’evento cui lui tornerà continuamente e che modellerà la sua carriera politica.

Joe Biden crebbe da solo i due ragazzi, e poi nel 1977, incoraggiato anche da loro a rifarsi una vita affettiva, si è sposato con Jill Tracy Jacobs, dalla quale ha avuto una figlia, Ashley, nata il giorno 8 giugno 1981.

Il figlio maggiore, Beau, è stato eletto procuratore generale del Delaware nel 2006 e nel 2010, dopo aver prestato servizio come capitano in un'unità della Guardia Nazionale del Delaware e nella guerra del 2003 in Iraq. Il 30 maggio 2015, durante il suo secondo mandato di vicepresidente, Beau Biden, candidato alla carica di governatore, morì a 46 anni per un tumore al cervello. Alla celebrazione funebre è intervenuto lo stesso presidente Obama, tenendo il discorso commemorativo. Il secondo figlio, Hunter Biden, è avvocato a Washington.

Senatore nel 1972 per il Partito Democratico in rappresentanza dello Stato del Delaware (risiede a Wilmington), Biden ha conservato il suo incarico sino alla nomina alla vicepresidenza dell'Unione nel 2008.

Durante il mandato di senatore ha ricoperto numerosi importanti incarichi: dal 1987 al 1995 è stato Presidente della Commissione Giustizia del Senato federale, nel 2001 ha assunto il prestigioso incarico di Presidente della Commissione Esteri del Senato degli Stati Uniti d'America ricoprendo lo stesso ruolo per ben tre volte e risultando alla sua guida in fasi cruciali per la politica estera statunitense come la risposta agli attentati dell’11 settembre 2001 e delle votazioni in Congresso sull’inizio delle ostilità contro l’Iraq di Saddam Hussein.[12] Dal 2007, contemporaneamente all'incarico di presidente della Commissione Esteri del Senato, Biden è stato presidente del Comitato di controllo sul narcotraffico internazionale del Congresso degli Stati Uniti d'America, incarico mantenuto fino al 2009 quando è stato nominato vicepresidente degli Stati Uniti.

Nel 1988 si è candidato alle primarie presidenziali democratiche, dichiarando d'ispirarsi al modello laburista di Neil Kinnock, ma nelle consultazioni venne sconfitto da Michael Dukakis. Nel 2004 è tentato dal candidarsi nuovamente alle primarie, ma alla fine ha rinunciato all'intento dichiarando di non essere disponibile nemmeno per fare il vice di John Kerry (per questo ruolo Biden ha suggerito al collega del Massachusetts il senatore John McCain, pur essendo quest'ultimo repubblicano).

Il 7 gennaio 2007 ha dichiarato in un'intervista televisiva di volersi presentare alle primarie del 2008 e il 30 gennaio è stato ufficialmente iscritto nell'elenco dei candidati.

Il 4 gennaio 2008, al termine del caucus dell'Iowa (primo test elettorale delle primarie) ha annunciato di volersi ritirare dalla competizione a causa dello scarso risultato ottenuto (0,93%), ma il 22 agosto Barack Obama, il candidato alle elezioni presidenziali del 2008 per il Partito Democratico, ha annunciato durante un comizio elettorale a Springfield, Ilinois, che Joe Biden sarebbe stato il suo compagno di cordata nella corsa per la presidenza. La candidatura è stata convalidata formalmente tramite un voto per acclamazione durante la Convention Democratica di Denver svoltasi dal 25 al 28 agosto 2008.

Il 4 novembre 2008 la coppia Obama-Biden ha vinto le elezioni presidenziali sconfiggendo il ticket repubblicano composto dal senatore John McCain e dalla governatrice dell'Alaska Sarah Palin.

Il 20 gennaio 2009 ha giurato ufficialmente, divenendo il 47º vicepresidente degli Stati Uniti, primo cattolico a ricoprire questa carica. Nell'amministrazione Obama ha avuto un ruolo molto attivo come stretto consigliere del Presidente, per questo ebbe l'incarico di supervisionare la spesa per le infrastrutture del piano straordinario voluto da Obama per contrastare la grande recessione e di seguire tutta la politica estera degli Stati Uniti verso l'Iraq, fino al ritiro delle truppe USA nel 2011. Nello stesso anno si è opposto alla possibilità di proseguire la missione militare che aveva portato all'uccisione di Osama bin Laden.

Dopo la vicepresidenza, dal 2017 al 2019 Biden ha espresso ripetutamente la possibilità di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2020 e le speculazioni sulla sua possibile candidatura si sono progressivamente moltiplicate, specialmente dopo la pubblicazione delle sue memorie in un libro ("Papà, fammi una promessa").

Nel luglio del 2018 ha detto che avrebbe espresso la sua decisione pubblicamente nel gennaio 2019, poco dopo le elezioni di mid-term del novembre 2018, ma la data venne poi posticipata.

Con le elezioni tenute il 3 novembre 2020 Joe Biden viene eletto presidente degli Stati Uniti. Biden viene riconosciuto presidente eletto il 7 novembre, dopo che la Pennsylvania con i suoi 20 grandi elettori gli viene attribuita, superando così la soglia dei 270 grandi elettori, necessaria per essere poi ufficialmente eletto alla carica.

Joe Biden giurerà insieme alla vicepresidente eletta, prima donna e afroamericana a coprire la carica, Kamala Harris, il 20 gennaio 2021. Risulta la persona più anziana al momento dell'assunzione della presidenza nella storia degli Stati Uniti.