L'ex Cavese Landi approda in Spagna: Buelna nuova frontiera per i talenti nostrani

Si allarga il novero di atleti tricolore presenti nella Tercera Division iberica.
21.11.2014 12:00 di  Davide Maddaluno   vedi letture
L'ex Cavese Landi approda in Spagna: Buelna nuova frontiera per i talenti nostrani

La nuova frontiera per gli emigrati illustri del calcio dilettantistico (e non solo) nostrano è la Cantabria, comunità autonoma spagnola dove è situata la cittadina di Buelna la cui locale squadra, militante nella Tercera Division (equivalente della nostra ex C2), punta in grande facendo spesa nel market italiano. L'ultimo in ordine di tempo è il talentuoso e versatile esterno d'attacco (classe '92) Katio Landi. Nativo di Cava de'Tirreni in provincia di Salerno, si è messo in luce nei settori giovanili di Juve Stabia e Ravenna conquistando anche una convocazione nella rappresentativa Under 17. Dopo una parentesi con la Battipagliese due stagioni vicino casa con la maglia della Cavese prima del grande salto nella penisola iberica. Una nuova, intrigante, scommessa da vincere per il golden boy metelliano che nell'avventura spagnola ha raggiunto il difensore Antonio Stelitano ('87), ex Igea Virtus e noto per aver vinto il campionato della Repubblica Dominicana con la maglia del Moca di Santo Domingo. Svezzato dalla Fiorentina, a rappresentare la pattuglia tricolore c'è anche il difensore ('93) Jacopo Marchetti, un recente passato al Delta Porto Tolle ed al Forcoli in Serie D. L'elenco, naturalmente, non si esaurisce qui e consta di altri nomi altisonanti. Il primo è Francesco Pisano, figlio dell'indimenticato ex bomber della Salernitana Giovanni, già accostato in passato a mete estere (Grecia) ed ora pronto a ricalcare per quanto possibile le orme del padre in una dimensione del tutto nuova. Last but not least Gennaro Acampora, duttile centrocampista di origini napoletane ('89) con un bagaglio di esperienza già di tutto rispetto nel Bel Paese con, tra le altre, Matera, Turris, Potenza, Ascoli e Paganese lo scorso campionato. Dopo la chiusura di torneo con la casacca azzurrostellata, la decisione di sposare il progetto Buelna e mettersi nuovamente in gioco come del resto tutta la truppa italiana, pronta a far tramutare in realtà la nota locuzione latina "nemo propheta in patria".