Venti minuti abbondanti di chiacchierata per spaziare dall'”ottantena” fino alla Serie C Èlite, passando per tematiche tutt’altro che remote come quelle del rinnovo contrattuale e il da farsi per la stagione sportiva 2020/2021, sognando la Serie B. Mister Gaetano D’Agostino ci ospita, virtualmente, nella sua abitazione romana, dov’è tornato circa una settimana fa per riunirsi alla sua famiglia: come lui hanno fatto anche vari elementi della rosa della Calcio Lecco 1912, anche perchè la ripresa, oggi, sembra una chimera. O, come dice il tecnico siciliano, inverosimile.

«Aspettiamo e attendiamo che questo virus possa quantomeno ridurre i contagi e possa permetterci di fare una vita quantomeno normale – ha spiegato mister D’Agostino a LCN Sport -. Alcuni ragazzi e io abbiamo fatto “l’ottantena”, personalmente vedo i bambini dalle scale, non vedo l’ora che finiscano questi giorni per poterli riabbracciare. Questa cosa è arrivata come uno tsunami, l’abbiamo sottovalutata inizialmente perchè non eravamo abituata. Spero che si possa vincere questa guerra il prima possibile per riprenderci le nostre passioni, tornando ad allenarci anche se dubito che riprenderemo a giocare. Sto pensando soprattutto al prossimo anno, dovessimo tornare in campo sarebbe inverosimile».

Gravina ha detto che si potrebbe ricominciare a sfidarsi il 20 maggio: «Ho letto, ma mi faccio una domanda semplice: l’Italia riaprirebbe piano piano le sue attività limitando i contatti, noi che facciamo uno sport come il calcio come potremmo riprendere tranquillamente? Guardiamo alla Corea, dove sono tornati in quarantena. Io non voglio ripassare da questa cosa francamente, preferisco finirla qui e vivere tranquillamente. Serie C Èlite? Andrebbe chiesto ai presidenti, io penso a uno come Di Nunno che ha il piacere di fare bene a Lecco e portarlo il più in alto possibile. La “C2” come verrebbe composta, con quali criteri? Si farebbe un passo indietro, retrocedendo in quaranta. Anche a me non starebbe bene come professionista, sono una persona ambiziosa: sono partito dalla Serie D e tornare ad allenare in Serie C2 mi roderebbe un po’».

In questi giorni il tecnico, parlando su Instagram, ha pronunciato la parola Serie B: «A Lecco si può fare, chiaramente costruendo dalle basi attraverso un progetto oculato. Per fare una squadra ambiziosa servono anche le valorizzazioni, prendendo gli under fortiper tempo. Dovessimo riprendere a giocare a maggio, come sarebbe possibile questo? E se un giocatore si facesse male? Rimarrebbe senza squadra a lungo». Per farlo, chiaramente serve una struttura dirigenziale e tecnica definita con mesi d’anticipo. Al giorno d’oggi D’Agostino e il Dt Filucchi sono in scadenza, mentre Fracchiolla risulta ufficialmente come consulente di mercato: «Siamo legati fino al 30 giugno, oggi siamo salvi ma non mi basta. Con un progetto serio possiamo fare molto più belle, mi piacerebbe rimanere e fare qualcosa d’importante. Ma sta tutto alla famiglia Di Nunno, con cui abbiamo un buon rapporto e di cui dobbiamo capire l’intento per il futuro».

Altro tema forte nel calcio è quello della cassa integrazione: «In Serie A e buona parte dei calciatori in Serie B possono rinunciare, ma in Lega Pro si guadagna quanto basta per il sostentamento, non si campa a vita con quel denaro. Si deve trovare un accordo società-calciatori aldilà della cassa, io sono di questo parere e orientato a fare questo».

Chiudiamo con una nota “emotiva”, perchè il rinnovo di D’Agostino sarebbe visto di buon occhio da larga parte della piazza: «Ho avuto un approccio difficile, ma la fiducia l’ho guadagnata giorno dopo giorno attraverso il lavoro e presentandomi sempre per quello che sono. Inizialmente è stata molto dura per tutti».

Sezione: Serie C / Data: Gio 02 aprile 2020 alle 08:30 / Fonte: leccochannelnews
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com
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