Belluno, dov'è la vittoria?

13.11.2018 21:00 di  Davide Guardabascio   vedi letture
Fonte: corriere delle alpi
Belluno, dov'è la vittoria?
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Piccoli passi. Ma la salvezza è possibile anche così. Il Belluno sta tentando di rialzare la testa, dopo aver passato delle brutte settimane. Lì in fondo, al penultimo posto, la situazione appariva di un grigio scuro, tendente al nero.

Probabilmente la sconfitta 2-0 a Chions è stato sino ad ora il punto più basso toccato dai gialloblù. Deve essere comunque scattato qualcosa, in quella settimana. Di fatto, da quella domenica, il Belluno è tornato a lanciare segnali di solidità. Certo, quattro pari consecutivi non sono quattro vittorie e la classifica resta bruttina. Eppure si avvertono sensazioni diverse, da confermare magari già mercoledì contro il temibile Arzignano, terzo in classifica ma all'apparenza già in ritardo rispetto al primo posto.

Vecchiato è ripartito dalla compattezza difensiva. Troppi gli 11 gol subiti nelle prime cinque giornate. Primo non prenderle, si dice in questi casi. La musica dopo Chions è cambiata. 1-1 con l’Union Feltre, 1-1 ad Adria (unica squadra sino ad ora a non perdere in casa della capolista) e doppio 0-0 contro Levico e Clodiense. Nel frattempo, stanno crescendo i giovani, così come da diktat societario; d’altronde, oltre alla salvezza, è importante pure conservare il primo posto nella classifica Giovani D Valore. 25 mila euro fanno comodo.

I pochi gol segnati, chiaro, è il dato che subito balza all’occhio. Se non timbra Corbanese sono dolori. I gialloblù creano. ma non finalizzano. D’altronde ora sta emergendo tutto il vuoto lasciato da Rocco, uno che inventava reti da solo. Zigon sta crescendo, però non sembra proprio essere un cecchino. Ci si attende qualcosa in più in termini numerici dagli altri reparti. Altro aspetto su cui ci si interroga è “come mai non si vince neppure contro le dirette concorrenti?». In effetti battere almeno una tra Levico e Clodiense era importante. La classifica corta consente di non perdere troppo terreno dal treno del centro classifica, ma ora bisogna conquistare i tre punti. Che sia contro l’Arzignano domani o domenica a Brunico non importa. Il treno della tranquillità non passerà in eterno. E, ogni tanto, i piccoli passi devono diventare grandi.