“Vi lascio questi miei ricordi di gioventù. In essi vi è tutta la verità e qualche cosa, ancora oggi, è controllabile. In esso, località, nomi e fatti, sono realmente accaduti, anche se esposti in maniera elementare, semplice. Come semplici sono passati quegli anni, senza complicazioni di sorta. Volevo fare la bella copia o battere tutto a macchina, ma mi sento stanco. Vedete voi dopo averli riletti, ed eventualmente qualche correzione, di ricavarci qualcosa”.
Queste sono le prime parole scritte da Guido Ricciardi sul proprio diario intitolato: ‘Ricordi sportivi della mia infanzia’. Il quaderno è oggi custodito con cura dalla famiglia la quale, in occasione dei 100 anni dalla nascita del calcio nella nostra città, ci ha concesso il privilegio di leggerlo e di raccontarlo. Gli anni raccontati da Ricciardi, il quale della squadra fu giocatore e tesoriere, sono quelli precedenti ai primi campionati ufficiali, quando il Campobasso giocava contro se stesso e per comprare il pallone serviva fare una colletta sociale. Di seguito la prima pagina del suo personale racconto di quegli anni.
”Il campo da gioco su cui noi si giocava era formato da un triangolo isoscele, con la base il perimetro del muro di cinta del distretto Militare, ora via Scatolone, con i lati più lunghi formati dalle due strade di viale Elena e via Petrella congiungendosi all’attuale Piazza Savoia, lati guarniti da pochissimi alberi. Il campo erboso, ma anche sassoso, per giunta anche un po’ in salita… Chiedemmo parecchie volte alle autorità comunali di pulirlo un po’ e renderlo più pianeggiante e agibile. Le autorità comunali si sono sempre rifiutate di farlo. Così, via via, le pietre, almeno quelle in superficie, ce le toglievamo da noi. Il campo era completamente aperto ai suoi lati e non c’era la possibilità di recintarlo…il campo non era regolare ma gli demmo grosso modo, e per quanto era possibile, la forma quasi regolamentare per giocare, fissando i segnali e altro con polvere di gesso. Quanti eravamo a giocare? Non posso precisarlo. Bisogna rifarsi alla quantità di abitanti che Campobasso aveva allora, circa 18 mila, poco più poco meno. Perciò i partecipanti al gioco del pallone e ad altri giochi, si può calcolare una trentina e più. Buona parte erano studenti, il resto di altre estrazioni sociali: negozianti, impiegati, lavoratori…
Per le partite vere e proprie a scegliere i giocatori per la propria squadra erano i due capitani: Pierino Signorelli e Giovanni Giancola. I capitani erano sempre loro, avevano la pretesa di farlo e noi, liberamente, li lasciavamo fare”. Di nomi, luoghi e aneddoti il racconto di Ricciardi ne ha davvero tanti, impossibile racchiuderli in queste poche colonne. Su questa storia, promettiamo ai lettori, ci ritorneremo. Intanto a raccontare i nostri primi anni di vita ci sono anche i giornali locali. ‘Il Foglietto’, prima di tutti, pubblicò questo breve articolo, destinato a passare alla storia: “Domenica scorsa, dinanzi ad un pubblico numeroso e con tempo favorevole, s’è svolto il secondo match di foot-ball fra le due squadre dell’U.S Campobasso per l’assegnazione di undici medaglie alla squadra vincente. Come il primo, anche questo secondo match ha avuto esito nullo con 3 gol a 3. Le squadre sono scese in campo con le seguenti formazioni: Squadra A (maglie bianche): Trevisani, Di Toro, Palange, R. de Capoa, Gigliodoro, Venditti, Terzano, Signorelli (Cap), R. Palange. Squadra B (maglie rosse): Ricciardi, Carosella, Mastropaolo, Del Greco, Colantonio, Trivisonno, Venditti I, Giancola (Cap), T. Palange. Arbitro: Domenico De Santis. Marcatori: Venditti (R), Signorelli rig. (B), Palange (B), Colantonio rig (R), (non leggibile, ndr) (B), Venditti (R). A proposito della nostra fiorente Unione Sportiva riportiamo il risultato delle elezioni sociali.
Le cariche furono così assegnate, presidente: Mercurio Magno; vice-presidente: Nicola Del Greco; direttore sportivo: Domenico De Santis; segretario: Giovanni Giancola; cassiere: Guido Ricciardi; Consiglieri: Nicola Mastropietro, Ferdinando De Socio, Carlo Viola, Francesco Palazzo”.

Da Il Molise Sportivo. Il primo tabellino relativo al Campobasso.
Ciò che narra ‘Il Foglietto’ risulta essere la prima prova scritta dell’esistenza della nostra squadra in città. Del presidente Mercurio Magno, lo stesso da cui prende il nome il nostro Palazzo della Provincia, si leggerà anche sul ‘Molise Sportivo’. Nomi, eventi, che oggi tornano alla luce con tutta la propria forza, come se con la città avessero un appuntamento, come in un incontro in programma da tempo, tra coloro che hanno dato vita al Campobasso e noi, che a 100 anni distanza, siamo chiamati a custodirlo.
Autore: Francesco Vigliotti
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