Palermo, Ricciardo ammette: «Mi ha dato fastidio non essere titolare»
«Volete la verità?». La domanda di Giovanni Ricciardo è retorica. Infatti, si dà subito la risposta: «Mi ha dato fastidio non essere titolare contro l’Acircalc. Mi sento parte importante di questo progetto c l’ho dimostrato. Normale incavolarsi (il termine usato è un altro, ndc) e lo ero, se non vai in campo in una sfida del genere. Stavo bene, non ho condiviso la decisione tecnica ma l’ho accettata. Capisco che fare l’allenatore è diffìcile. Ftrgolizzi mi ha spiegato di avere trovato equilibrio giocando con altri interpreti, come sempre, in un confronto leale e diretto. Gli ho risposto che la mia rabbia sarebbe finita subito dopo la discussione».
Ieri e oggi. Da bomber devastante con otto firme nelle prime dieci partite a panchinaro, sia pure di lusso, è oggetto misterioso di un nuovo ciclo che, senza i suoi acuti, ha prodotto solo sette punti c tre gol in cinque partite. Il centravanti prova a ricucire lo strappo coinciso con un periodo negativo: quaranta giorni di astinenza in un Fàlcnno die perde colpi Unto appianato, dunque? Sembrerebbe di sì, andie se qualche riserva rimane. Da ragazzino, Gianni giocava esterno nel 4-4-2; poi, cresciuto fisicamente, si spostò in avanti. Merito di Carlo Breve, ai tempi allenatore della rappresentativa siciliana. Gianni si racconta: «Mi prese da parte: ‘Attaccanti con queste caratteristiche sono merce rara, lavora bene c ti prenderai soddisfazioni”. Quella frase mi rimase impressa, avevo 16 anni». Oggi, Pergolizzi da lui vorrebbe una partcdpazione più completa. E non solo in area di rigore. «E’ la mia specialità - la difesa di Ricdardo - non posso inventare, cerco di seguire la linea dell’allenatore».
Faccia a faccia. Il cannoniere rosa vuole eliminare ogni residuo d’incomprensione con il tecnico: «Che tra me e Ftrgolizzi d siano state discussioni o litigi è falso. Il rapporto resta sincero, gli dico in faccia qud die penso, senza problemi. Fter essere uomini, bisogna comportarsi con trasparenza, lutti possiamo sbagliare, io il primo». Ricciardo ha una giustificazione per lutto: «Il gol che non arriva? Colpa mia, dipende dal periodo, succede anche ai grandi». Sorride: «Forse abbiamo programmato male il nostro rendimento, die- d vittorie consecutive sono state un po’ illusorie, abbiamo distributo male i successi Ora basta un passo falso per far nascere dubbi. Personalmente d avrei messo la firma, è un cammino da promozione. Un altro risultato avrebbe il sapore del fallimento».
Niente allarmi. «Capirei una contestazione se avessimo perso cinque volte di fila. Non accadrà mai. Pergolizzi ci ha consigliato di stare tranquilli e di continuare con impegno, evitando certi errori. La cui colpa è soprattutto nostra». Le vod di mercato? “Destabilizzano l’ambiente c non servono. Qui, mi sento di stare al Rcal Madrid e aspetto die il sogno promozione si realizzi». Un pensiero per Santana: «Fondamentale, ha speso tutto per aiutarci. Parla poco c in campo rincorre l'avversario, è lì che dà l'esempio. Non so se riuscirà a rientrare quest’anno. Un motivo in più per dedicargli la C». Il futuro? «Quando un attaccante non segna, dentro sta male, \bglio tornare protagonista c vincere».