Palermo, Ricciardo ammette: «Mi ha dato fastidio non essere titolare»

12.12.2019 17:20 di  Maria Lopez   vedi letture
Fonte: corriere dello sport
Palermo, Ricciardo ammette: «Mi ha dato fastidio non essere titolare»

«Volete la verità?». La domanda di Giovanni Ric­ciardo è retori­ca. Infatti, si dà subito la rispo­sta: «Mi ha dato fastidio non es­sere titolare contro l’Acircalc. Mi sento parte importante di questo progetto c l’ho dimostrato. Nor­male incavolarsi (il termine usa­to è un altro, ndc) e lo ero, se non vai in campo in una sfida del ge­nere. Stavo bene, non ho condi­viso la decisione tecnica ma l’ho accettata. Capisco che fare l’alle­natore è diffìcile. Ftrgolizzi mi ha spiegato di avere trovato equili­brio giocando con altri interpre­ti, come sempre, in un confronto leale e diretto. Gli ho risposto che la mia rabbia sarebbe finita subi­to dopo la discussione».

Ieri e oggi. Da bomber devastan­te con otto firme nelle prime die­ci partite a panchinaro, sia pure di lusso, è oggetto misterioso di un nuovo ciclo che, senza i suoi acuti, ha prodotto solo sette punti c tre gol in cinque partite. Il cen­travanti prova a ricucire lo strap­po coinciso con un periodo negati­vo: quaranta giorni di astinenza in un Fàlcnno die perde colpi Unto appianato, dunque? Sembrereb­be di sì, andie se qualche riser­va rimane. Da ragazzino, Gian­ni giocava esterno nel 4-4-2; poi, cresciuto fisicamente, si spostò in avanti. Merito di Carlo Breve, ai tempi allenatore della rappre­sentativa siciliana. Gianni si rac­conta: «Mi prese da parte: ‘Attac­canti con queste caratteristiche sono merce rara, lavora bene c ti prenderai soddisfazioni”. Quella frase mi rimase impressa, avevo 16 anni». Oggi, Pergolizzi da lui vorrebbe una partcdpazione più completa. E non solo in area di ri­gore. «E’ la mia specialità - la di­fesa di Ricdardo - non posso in­ventare, cerco di seguire la linea dell’allenatore».

Faccia a faccia. Il cannoniere rosa vuole eliminare ogni residuo d’incomprensione con il tecnico: «Che tra me e Ftrgolizzi d siano state discussioni o litigi è falso. Il rapporto resta sincero, gli dico in faccia qud die penso, senza pro­blemi. Fter essere uomini, bisogna comportarsi con trasparenza, lut­ti possiamo sbagliare, io il primo». Ricciardo ha una giustificazione per lutto: «Il gol che non arriva? Colpa mia, dipende dal periodo, succede anche ai grandi». Sorri­de: «Forse abbiamo programma­to male il nostro rendimento, die- d vittorie consecutive sono state un po’ illusorie, abbiamo distribu­to male i successi Ora basta un passo falso per far nascere dubbi. Personalmente d avrei messo la firma, è un cammino da promo­zione. Un altro risultato avrebbe il sapore del fallimento».

Niente allarmi. «Capirei una contestazione se avessimo perso cinque volte di fila. Non accadrà mai. Pergolizzi ci ha consigliato di stare tranquilli e di continuare con impegno, evitando certi erro­ri. La cui colpa è soprattutto no­stra». Le vod di mercato? “Desta­bilizzano l’ambiente c non servo­no. Qui, mi sento di stare al Rcal Madrid e aspetto die il sogno pro­mozione si realizzi». Un pensie­ro per Santana: «Fondamentale, ha speso tutto per aiutarci. Parla poco c in campo rincorre l'avver­sario, è lì che dà l'esempio. Non so se riuscirà a rientrare quest’an­no. Un motivo in più per dedicar­gli la C». Il futuro? «Quando un attaccante non segna, dentro sta male, \bglio tornare protagoni­sta c vincere».