Paolo Rebellato minaccia di portar via da Padova il San Paolo. Il direttore generale gialloblù è infuriato per il trattamento riservato nel recente weekend dal comune alla sua squadra: "Sabato c´è stata al Plebiscito una partita di rugby a 13 tra Italia e Russia-spiega il dg.- Un evento del quale siamo venuti a conoscenza solo attraverso una mail pervenutaci una decina di giorni fa. Il comune ci aveva assicurato che il campo sarebbe stato in ordine per la partita contro la Pavullese". E invece? "Sabato sera e domenica mattina sono andato a fare un sopralluogo e il campo era tutt´altro che in ordine. Il comune ha lasciato alla federazione rugby il compito di risistemare il campo per il calcio. Ebbene, ieri mattina ho visto un signore, presentatosi come il presidente dalla federazione, che segnava da solo il campo con delle righe talmente fine che sembravano da tennis. Non ce l´avrebbe mai fatto da solo a sistemare il tutto per le 15". La partita ha così rischiato di saltare: "Siamo dovuti intervenire noi del San Paolo, nonostante non fosse compito nostro, per salvare la situazione che si era fatta grottesca. Sono andato al Brico, che per fortuna era aperto, a prendere il verde per nascondere le righe del rugby. In sede avevamo l´occorrente per disegnare il campo. Ho dovuto mettere un paio di uomini da 60 anni a spazzare il gesso restante. Un trattamento così non ce lo saremmo aspettato". Rebellato è furioso ed è pronto ad abdicare: "Il Plebiscito è stato messo a norma grazie a noi. Siamo una squadra di serie D, ma siamo abbandonati dal comune. Abbiamo 21 squadre, quasi 400 ragazzi tesserati. E´ giusto che ci venga data una mano. Altrimenti siamo pronti a chiudere e ad andar via. Se è questo che vogliono".

Sezione: Serie D / Data: Mar 18 ottobre 2011 alle 06:30 / Fonte: il mattino di padova
Autore: Anna Laura Giannini
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