Il Siracusa Calcio 1924 ha vinto il campionato di Serie D, girone I, con settantotto punti, con venticinque vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte. Ben sessantacinque reti fatti contro sedici gol subiti. Questi sono numeri significativi di una società come il Siracusa che ha lavorato controcorrente perché il presidente Ricci ha stravolto i canoni abituali della Serie D (Dilettante), organizzando la società in modo professionale, trovando in Marco Turati un tecnico che ha condiviso la sua idea su come far giocare la squadra. Ha portato gente in società che ha qualificato squadra, città e appartenenza in giro per il mondo. Ha dato da subito alla società un aspetto professionale, spendendo molto in termini economici, per far si che tutto ciò si avverasse nel più breve tempo possibile, nonostante la concorrenza della Reggina che non ha mai mollato fino all’ultimo.
Il presidente Ricci alla fine si è dimostrato un grande motivatore vincente, infatti, tutto si è realizzato al primo anno. Quando si parla di motivazione, non bisogna dimenticare che ha cucito uno strappo con i tifosi azzurri e la squadra. Basti pensare che all’inizio della sua presidenza i tifosi era poco meno di duecento a partita, contro i 3500/4000 tifosi nelle gare interne.
Si parte dopo il primo anno arrivato secondo alle spalle del Trapani. Il presidente Alessandro Ricci riprova a centrare la Lega Pro, dopo che al primo anno di Serie D la si è vista sfuggire nella parte finale del campionato contro il Trapani che aveva costruito una corazzata. Il Siracusa Calcio 1924 arriva al secondo posto e disputa i playoff, la vince disputando la finale contro l’LFA Reggio Calabria per 2-1. Teoricamente è nella graduatoria per essere ripescata, ma alla fine non viene ammessa al salto tra i professionisti in Lega Pro, ma la seconda squadra del Milan Futuro Under 23 per l’esclusione del campionato di Serie C dell’Ancona. Il presidente non si arrende, ma metabolizza la sconfitta come elemento di crescita, e ci riprova in questa stagione appena conclusa, costruendo una squadra altamente competitiva per puntare a vincere il campionato nell’anno del centenario della squadra.
Si parte con una mentalità ancora più professionale, da sempre con particolare interesse da parte del presidente. Inizia a modificare tutto l’organico perché vuole una mentalità vincente attraverso il bel gioco con un allenatore giovane con le idee vincenti, anche se nei campionati di Serie D difficilmente si è vinto un campionato giocando palla a terra con buone geometrie di gioco, ma soltanto sfruttando la velocità, la prestanza fisica e con dei attaccanti che in area vanno in rete.
La formazione del nuovo Siracusa vincente inizia dal tecnico. Si prendono contatti con Marco Turati, ex giocatore azzurro, che è collaboratore di Vincenzo Italiano da cinque anni: due con lo Spezia, e tre con la Fiorentina. Ricci delucida a Marco Turati i programmi futuri che sono destinati a crescere con grandi prospettive, una volta raggiunto il calcio professionistico, e gli da l’opportunità al tecnico lombardo di debuttare in panchina con il Siracusa, e mettere in pratica il suo modulo tattico, in una categoria dilettante dove il bel gioco pochissime volte è stato vincente per il salto di categoria. Un azzardo che alla fine Ricci e Turati hanno vinto, partendo dalla categoria che è stata considerata da sempre poco tecnica. Il presidente si avvale di un direttore sportivo Davide Mignemi che è in linea con i programmi della società. Il d.s. Davide Mignemi con grande esperienza tra i dilettanti (con la Leonzio) e con il Gubbio, squadra di Serie C girone B. La “rosa” dello scorso anno viene in buona parte sostituita, con giocatori di serie C, gente navigata in Serie D, alcuni under di club della massima serie, e qualche giocatore con provata esperienza in Serie A e B. Per gli addetti ai lavori il Siracusa è la squadra candidata numero uno per l’approdo tra i professionisti, ma il presidente Ricci non si ferma con il tecnico Turati e neppure con l’organico ben assortito, ma va oltre. Ricci riesce a portare in società Walter Zenga, indimenticato portiere dell’Inter e della Nazionale italiana, con l’incarico di Club Manager e Brand Ambassador, per far conoscere in Italia e oltre i confini nazionali, il Siracusa Calcio e la città di Siracusa.
L'avvicinamento al “progetto” di Ricci con Zenga nasce qualche tempo addietro, ma matura e prende forma in occasione della venuta di Zenga a Siracusa con Skysport alla chiusura del calciomercato dal 26 al 30 agosto. Ricci e Zenga si parlano e si trovano entrambi nel progetto per far “nascere” un Siracusa Calcio 1924 come club prestigioso anche fuori i confini nazionali.
L’11 ottobre all’Ortea Palace di Siracusa il presidente Ricci in conferenza stampa, presenta Walter Zenga. L’ex portiere dell’Inter entra a far parte in modo ufficiale nella gestione del club, come Brand Ambassador. “Il ruolo di Brand Ambassador – spiega Zenga in una intervista - intende significare che io rappresenterò qui e là per il mondo il presidente, il direttore, la squadra, facendo conoscere ovunque tutti i protagonisti del club. Nulla più di questo – conclude Zenga – Il nostro lavoro di gruppo sarà di scambiarsi le idee necessarie a remare tutti nella stessa direzione”. Un altro tassello importante è andato ad aggiungersi nella società azzurra per il progetto del presidente Ricci. Parte il precampionato, e Marco Turati ha il difficile compito nel ritiro calabrese di iniziare a spiegare ai suoi giocatori una linea di gioco fuori dei canoni normali della categoria dove giocano.
L’inizio, come in tutte le cose nuove, sono difficili e complesse da recepire. Inizia il campionato, e alla prima gara il Siracusa perde, anche se su rigore, in modo clamoroso contro la neopromossa Sambiase 2023, giocando in modo disordinato. Tifosi delusi e dirigenza attonita per un risultato inaspettato. Il tecnico accusa il colpo, ma reagisce catechizzando i suoi giocatori, e lavorando duramente. Il Siracusa inizia a giocare con concentrazione, mettendo in mostra le qualità tecniche di ogni singolo giocatore, ottenendo così un filotto di cinque vittorie consecutive, senza subire reti. I giocatori si muovono in campo a memoria ed i risultati iniziano a venire. La vera svolta gli aretusei la trovano nello scontro diretto in casa della Reggina, che vincono per 2 a 1 dominando per oltre un’ora. Da quel momento in poi gli azzurri giocano sempre puntando alla vittoria ed intraprendono una lotta serrata con gli amaranto reggini di Bruno Trocini. Un solo punto separano le due squadre nelle ultime cinque gare che si tramuteranno in cinque vittorie per Siracusa e la Reggina.
Il Siracusa Calcio 1924 si aggiudica il campionato di Serie D girone I con un solo punto di distacco, e ritorna dopo sei anni tra i professionisti, con una squadra che attua un bel gioco. Sicuramente il cammino degli azzurri non è stato tutto in discesa, ma ha avuto battute di arresto che hanno messo in dubbio l’operato del tecnico da parte dei tifosi, solo il presidente Ricci ha sempre creduto nel lavoro svolto da Marco Turati, anche quando i risultati erano negativi, e alcuni tifosi contestavano il tecnico.
La festa dei tifosi azzurri è stata straordinaria ed è durata per ventiquattro ore interrottamente con i tifosi che acclamavano i giocatori che erano su un pullman scoperto in mezzo ai tifosi. Walter Zenga che ne ha vinti di titoli in campionati molto più importanti ha dichiarato: “Non era semplice ma ce l’abbiamo fatto per la città, per la società per una tifoseria fantastica. Non pensavo di potermi emozionare così”.
Il giorno dopo il presidente Ricci dichiara al Corriere dello Sport di puntare in alto:” Siracusa da record, voglio la Serie B in cinque anni”.
Il Siracusa gioca la Poule Scudetto tra le squadre vincitrici di tutti i gironi della Serie D. Arriva a disputare la finale con il Livorno, dove gioca una partita superba sotto il profilo tecnico e tattico, perde l’incontro per 2 a 1 per un errore in fase di costruzione del gioco dal basso, ma ne esce a testa alta, consapevole di aver disputato un’ottima prestazione. Il presidente Alessandro Ricci al comando della società ha portato la squadra alla promozione in Serie C, rafforzando il suo senso di appartenenza alla squadra, alla città e ai suoi tifosi. Da oggi si riparte per affrontare e programmare il campionato di Serie C.
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