Domenica prossima, 18 aprile, scatterà il nuovo campionato di Eccellenza emiliano-romagnolo: anche se l'Arcetana non sarà al via, l'organico di mister Paolo Vinceti è fin da adesso spettatore interessato delle vicende che caratterizzano il torneo. "Tutte le squadre che rientrano nella griglia di partenza provengono da una pausa agonistica piuttosto lunga, e quindi è difficile delineare un elenco delle realtà maggiormente favorite per salire di categoria - commenta il centrocampista biancoverde Nicolas Bovi - Inoltre si sa oggettivamente poco delle formazioni romagnole, e ciò rende ancora più complesso il compito di formulare pronostici. Senza dubbio il mercato è stato vivace, e ciò rappresenta un valido motivo per immaginare un campionato di buon livello tecnico-agonistico: non a caso, i club che hanno deciso di tornare in campo sono quasi tutti caratterizzati da forti ambizioni in ottica serie D. A tale proposito, la strada verso il successo non sarà affatto semplice - rimarca il giocatore - Con soltanto 11 giornate e un'unica promozione in quarta serie, ciascun errore rischia di essere pagato a carissimo prezzo: anche una sola sconfitta potrebbe finire per compromettere l'intero cammino".
Bovi fa quindi il punto su alcuni tra gli organici in lizza: "Per ciò che ho avuto modo di valutare fin qui, la Cittadella Vis Modena è sicuramente tra le compagini con le migliori carte in regola per ottenere il salto di qualità. La rosa allenata da Andrea Paganelli ha mezzi di considerevole spessore, sia a livello di potenzialità sul campo sia per quanto riguarda la mentalità. Insieme alla Cittadella, ritengo che un'altra grande potenza sia la Piccardo Traversetolo di Francesco Salmi: occhio inoltre al Colorno di Mattia Bernardi e al Real Formigine guidato da Pietro Ferraboschi, squadre di buon livello che saranno costantemente capaci di insidiare qualsiasi avversaria. Comunque sia, lo ripeto: considerando il lungo stop e la brevità del campionato, ora come ora le previsioni vanno davvero prese con le molle".
Nicolas Bovi si sofferma poi su alcune valutazioni di carattere personale: "Non nego che mi sarebbe piaciuto giocare, ovviamente nell'assoluto rispetto dei protocolli di sicurezza in vigore - sottolinea l'ex granata - Del resto, chi vive il calcio con passione ha sempre la comprensibile aspirazione di scendere in campo. D'altro canto la pandemia ci ha portati all'interno di un periodo storico davvero particolare, e dunque gli aspetti in primo piano devono giocoforza essere altri: di conseguenza, la scelta dell'Arcetana di non giocare è una decisione che rispetto e comprendo pienamente. A questo punto aspetterò con serenità la prossima annata, sperando ovviamente che ci siano le condizioni per ripartire senza problemi già in agosto o in settembre. E parlando proprio del 2021/22, io sono un sostenitore dei tradizionali gironi di Eccellenza a 18: tuttavia, se bisognerà mantenere i tabelloni a 14/15 squadre, auspico almeno una riforma delle regole relative alla parte destra della classifica. La scorsa estate erano state previste ben 5 retrocessioni dirette in ciascun raggruppamento: veramente troppe".
Al momento attuale, tutto lascia pensare che il futuro del centrocampista classe '93 sarà ancora ad Arceto: "L'accordo deve ancora essere affinato e formalizzato - annuncia il diretto interessato - Tuttavia, ho già parlato con il presidente Alex Spaggiari e con il ds Fabio Chiarabini: da questi colloqui è emersa la volontà condivisa di dare continuità alla mia esperienza biancoverde. Qui all'Arcetana mi trovo benissimo fin da quando sono arrivato, nel novembre 2019: inoltre io vivo a Reggio, e così ho la possibilità di disputare una categoria di alto livello rimanendo vicino casa. Dunque sarei felicissimo di restare, e anche di ritrovare il nostro pubblico in via Caraffa appena sarà possibile".
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