Montespaccato, Tabascio: "Il presidente Monnanni è stato bravo..."

Eccellenza Lazio
Fonte: lazioingol
Montespaccato, Tabascio: "Il presidente Monnanni è stato bravo..."

Dopo Tassi, Mastrosanti, capitan Sismondi e Paruzza, oggi è la volta di scoprire il quinto talento del Montespaccato, anche lui tra i pionieri del progetto dell’Asilo Savoia. Stiamo parlando di Andrea Tabascio, esterno di difesa classe 1995 che si racconta dai primi calci al pallone fino al sogno Serie D con la maglia degli azzurri di Ferazzoli. “Ho iniziato a muovere i primi passi al Delle Vittorie – esordisce Tabascio – Facevo i Giovanissimi e come presidente c’era Angelo Di Livio. Disputammo un buon campionato e a dicembre andai a giocare negli Allievi del Fidene, dove rimasi per due stagioni. Le cose continuavano ad andare bene e l’anno successivo venni chiamato dal Tor Sapienza che allora giocava in Eccellenza. Anche quella fu una stagione di transizione perché poi ebbi modo di salire di categoria grazie al Cynthia. Era il 2013 ed avevo soltanto 17 anni. Ho bellissimi ricordi di quell’esperienza anche perché consideravo la Serie D come un buon trampolino di lancio ed è stato emozionante esordire come Under. A Genzano rimasi due anni, ma poi mi ruppi il crociato anteriore e sono sceso di nuovo di categoria.

Arrivò il tempo dell’Audace, dove per due stagioni abbiamo avuto l’opportunità di giocarci qualcosa di importante venendo beffati altrettante volte all’ultima giornata. Quelli sono stati i miei anni migliori, soprattutto il secondo quando entrò in vigore il progetto dell’Asilo Savoia. Anche nella stagione seguente rimasi a Genazzano ed era l’anno in cui arrivò Aimone Calì. Credo che lui e Samuele Maurizi siano stati i giocatori più forti con i quali mi sono confrontato. Poi ho avuto una breve parentesi al Real Monterotondo Scalo per poi iniziare la mia avventura nel Montespaccato Savoia. Essendo tra i più grandi del gruppo (anche se si tratta soltanto di un classe ’95 ndr) ho cercato sin da subito di portare avanti il lavoro trascinando anche gli altri. Non sono un tipo che ride e scherza sul campo. Se dovessi indicare un mio braccio destro dico sicuramente il capitano Sismondi, da tanti anni giochiamo insieme lavorando anche a stretto contatto al di fuori del rettangolo verde”.

Riguardo invece l’impatto con Talento & Tenacia il giocatore afferma: “Sicuramente mi sento migliorato a 360 gradi, come sportivo e come persona. Ho vissuto quattro anni lunghi, intensi ma belli allo stesso tempo. Il presidente Monnanni è stato bravo a trovare in ognuno di noi qualcosa di buono. Personalmente ho avuto l’opportunità di seguire un corso bimestrale di Management alla Luiss e un altro di Social Media Manager. Inoltre, ho lavorato in due palestre come segretario e con l’Asilo Savoia. Abbiamo svolto tantissime iniziative e vissuto esperienze irripetibili. Tutte mi hanno lasciato qualcosa di importante. Concludo augurandomi di tornare in campo al più presto per continuare il nostro sogno. Anche questo potrebbe essere per me un anno indimenticabile”.