Sant'Andrea, promozione conquistata: ora caccia al record di punti

Seconda Categoria Toscana
10.04.2018 23:30 di  Massimo Poerio   vedi letture
Fonte: il tirreno
Sant'Andrea, promozione conquistata: ora caccia al record di punti

Il giorno dopo avere conseguito la matematica vittoria del campionato per il Sant’Andrea è il momento di gustarsi il successo e di guardare all’immediato futuro. Per progettare il futuro che guarda al prossimo anno c’è tempo ancora qualche settimana, adesso è il momento di godersi la grande impresa e possibilmente cercare di stabilire qualche record a portata di mano. In questi casi si va sempre alla ricerca di quello che è stato il segreto del successo e per il Sant’Andrea è da ricercare nel modo oculato con cui è stata costruita la squadra e quindi un merito particolare spetta al ds Ivan Domenichelli ed al consulente di mercato Luca Vaselli.

La logica con cui hanno lavorato è stata quella di allestire un organico forte in ogni reparto e soprattutto con ricambi all’altezza della situazione. Un chiaro esempio sono stati i due portieri Saletti e Ritondale che hanno sostanzialmente giocato lo stesso numero di partite stimolandosi a vicenda e risultando due estremi difensori validi e affidabili. Senza fare l’elenco completo della rosa citiamo alcuni dei protagonisti di questa stagione. Andare a pescare Cedroni è stata una scelta lungimirante, un fuoriquota con una esperienza qualificata alle spalle maturata con il Roselle e l’Argentario che è sceso in seconda categoria con l’intento di fare parte integrante di un progetto a lunga scadenza. Il capitano Federico Zauli è stato un autentico punto di riferimento così come Batazzi e Coli il cui rendimento è stato costantemente elevato. Anichini è stata la più grande scommessa vinta, dopo due stagioni opache l’estroso giocatore ha dovuto sudare per conquistare la maglia da titolare ma poi ha convinto mister Tommasi a suon di gol e belle prestazioni.

L’arrivo di Salvini ha garantito classe e fisicità, Masini è stato sempre una spina nel fianco di qualsiasi avversario, a tratti è sembrato davvero imprendibile. Prati ha dimostrato di essere una certezza sempre e comunque e Mbaye richiesto espressamente da mister Tommasi che lo aveva allenato a Manciano ha dimostrato di essere un giocatore da categoria superiore, addirittura superlativo nel gioco aereo. Il bomber Paoloni ha saltato le prime otto partite per infortunio e quando è rientrato ha trovato una squadra che girava a mille, poi progressivamente ha trovato il ritmo ed è arrivato a segnare gol in doppia cifra. Coli ha garantito equilibrio tattico e giocatori come Belhijou, Agnelli, Amorevoli, Gori e Emiliano Zauli sono l’emblema di quel patrimonio calcistico che ogni allenatore vorrebbe avere perché si fanno sempre trovare pronti quando è il momento di fornire il loro apporto, senza dimenticare Grascelli che ha subito un serio infortunio durante la stagione.

Luciano Tommasi è stato l’allenatore giusto nella squadra giusta, il tecnico saggio, esperto e preparato che ha avuto tra gli altri il grosso merito di saper mantenere la squadra con i piedi per terra, evitando che l’euforia prevalesse quando era chiaro che il campionato aveva imboccato una precisa piega. Con questo mix di ingredienti sono arrivati risultati strepitosi con 11 vittorie iniziali, per il momento lo score registra complessivamente 22 vittorie in 26 partite, migliore attacco con 73 reti realizzate e migliore difesa con appena 14 gol incassati. A portata di mano c’è il record di punti conquistato in seconda categoria, un record di punti detenuto dal Manciano di Alessandro Renaioli che vinse il campionato con 77 punti. Al Sant’Andrea ne mancano otto per eguagliare il record e la squadra di Luciano Tommasi potrà ritoccarlo avendo ancora quattro partite da disputare.

Invece il Sorano di Emilio Baldoni rimane l’unica squadra che finì imbattuta il campionato di Seconda categoria, il Sant’Andrea è stato beffato da La Sorba in una partita stregata giocata su un campo pesantissimo per la pioggia. Questa è stata l’unica amarezza insieme all’eliminazione dalla Coppa Toscana ad opera dell’Orbetello di una stagione da incorniciare, una stagione nata e conclusa nel segno del Sant’Andrea, una squadra che rimarrà nella storia del calcio grossetano per avere dominato un campionato come mai in precedenza.