«Abbiamo vinto una partita quasi perfetta - ha commentato Scazzola - interpretando una gara quasi perfetta. Nel primo tempo c’è stato molto equilibrio, nella ripresa siamo stati invece bravi ad attaccare gli spazi e concretizzare le azioni. L’unica nota stonata, la vogliamo cercare, è che ci siamo divorati un paio di gol e la possibilità di chiudere prima la partita. Questo difetto dobbiamo togliercelo perché arrivare al 90’ sull’ 1-0 è sempre un rischio».
E’ uno Scazzola decisamente contento, perché il Piacenza ha portato un successo vitale che permettere di accorciare sulla zona playout o, quantomeno, di tenerla a portata di tiro (anche se il successo del San Giuliano sul Padova tiene lontana la zona della salvezza diretta) e inoltre per la prima volta il Piacenza non subisce gol.
«Oggi abbiamo concesso davvero poco - ha proseguito il tecnico - contro un avversario che certamente non sta vivendo un buon momento ma dispone di una batteria di attaccanti di primo piano. Ripeto, l’unico rammarico e l’aspetto su cui dobbiamo concentrarci adesso è quello di capitalizzare le occasioni che creiamo, lo abbiamo visto anche contro Pordenone e Novara, se butti via certe possibili reti poi le paghi.
Poi Scazzola passa ad analizzare l’aspetto tattico: «Abbiamo giocatori che ci permettono di utilizzare diversi moduli, tra cui il 4-4-2 scelto contro la Triestina. Questa era una gara in cui c’era da coprire in particolar modo gli esterni e proporsi sempre in quella zona, ho perciò ritenuto il centrocampo a quattro la soluzione più affidabile. Chiudo dicendo che contro le prime dieci formazioni del campionato abbiamo sempre fatto buone partite, nessuno ci ha mai messo sotto dall’inizio alla fine, spesso abbiamo avuto occasioni per sbloccare la gare o rimanere comunque sempre dentro alla partita fino al 90’. La strada è lunga per salvarsi questa però è una bella base di partenza».
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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