L'Aquila è un bunker: miglior difesa d'Italia. Pronti tre rinforzi dal mercato

Eccellenza Abruzzo
18.11.2020 22:45 di  Davide Guardabascio   vedi letture
Fonte: Il Centro
L'Aquila è un bunker: miglior difesa d'Italia. Pronti tre rinforzi dal mercato

Zero gol subiti in nove partite tra campionato e coppa Italia. L'Aquila ha la miglior difesa d’Italia. Dalla serie A alla D nessuno ha fatto meglio dei rossoblù. La squadra di Rober­to Cappellacci non ha rivali nemmeno negli altri gironi di Eccellenza perché, a parità di reti subite, è quella con il mag­gior numero di gare disputate finora.

È proprio la solidità di­fensiva l’arma in più che ha permesso ai rossoblù di chiu­dere in vetta (a pari punti con il Delfino FP) il mini ciclo di partite prima della sospensio­ne del campionato causa Co­vid. Chi si aspettava di vedere L’Aquila in testa alla classifica speciale del miglior attacco, considerando le bocche di fuoco a disposizione di Cap­pellacci (Micciché, Di Paolo, Maisto, Pellecchia e Catalli), è rimasto deluso. Sono 13 i gol segnati in campionato dai ros­soblù (al comando c’è l’Ango­lana che, però, ha giocato una gara in più), zero invece quelli subiti.

Il merito non è solo della di­fesa, ma di tutta la squadra che ha trovato il giusto equili­brio. «Per la difesa parlano i numeri, ma dobbiamo veder­li alla fine del campionato se sono utili a raggiungere l’o­biettivo finale», spiega il difen­sore centrale Andrea Venneri. «Avrei preferito subire qual­che gol, ma vincere le due par­tite pareggiate contro Alba Adriatica e Acqua&Sapone».

I giocatori si stanno allenando individual­mente, seguendo uno specifi­co programma di lavoro. An­che la società non resta ferma e si sta muovendo sul merca­to per prendere tre rinforzi: un centrocampista e un ester­no, per rimpiazzare le parten­ze di Steri e Di Sante, e un di­fensore.

L’obiettivo è farsi trovare pronti per la ripartenza. La Lnd ha eliminato le fasi nazio­nali della Coppa e degli spa­reggi per privilegiare lo svolgi­mento del campionato. Si po­trebbe giocare fino a giugno, disputando sia il girone d'an­data sia quello di ritorno, con 10 turni infrasettimanali e senza play off e play out. Se ci saranno ulteriori slittamenti, l’idea è giocare solo il girone di andata, seguito da una se­conda fase allargata, con le prime 8 (suddivise in due mi­ni gironi da quattro) a conten­dersi in 6 gare (tra andata e ri­torno, più la finalissima) la promozione in serie D, ed al­trettante chiamate ad evitare,
con la medesima formula, le cinque retrocessioni previste.