Il complicato mese di ottobre è finalmente alle spalle, la Fidelis Andria riscopre il sapore della serenità. Il 5-0 inflitto al malcapitato Santa Maria Cilento, avversario arrivato al Degli Ulivi con l’entusiasmo tipico di una squadra reduce da tre vittorie consecutive ma letteralmente strapazzato dal primo all’ultimo minuto di gioco, ha restituito fiducia e consapevolezza nei propri mezzi alla truppa biancoazzurra, a secco di successi dal 2-1 rifilato al Gravina lo scorso 1 ottobre.

Nel mezzo una serie di cinque partite senza bottino pieno in campionato (quattro segni X e una sconfitta, la prima e unica della stagione in quel di Fasano), un filotto negativo che aveva sgretolato le certezze accumulate nelle primissime apparizioni della nuova annata sportiva. La crisi di risultati, dunque, può considerarsi terminata, anche se la vera prova del nove arriva adesso.

Ha bisogno di continuità la formazione federiciana, anche e soprattutto in considerazione di quello che sta avvenendo nel raggruppamento: l’equilibrio nel Girone H regna sovrano: le prime dieci squadre sono racchiuse in appena sei punti, ciò che conta è restare attaccati al gruppone di vertice. La vetta della classifica, occupata ora nuovamente dalla Team Altamura, dista appena tre lunghezze, lecito pensare che un blitz esterno sul campo del Gallipoli nel prossimo weekend possa ulteriormente rilanciare la corsa verso la promozione diretta di Feola e compagni. Vietato, però, cullarsi troppo sugli allori soffermandosi sul momento vissuto dai salentini, ultimi in graduatoria dopo la sconfitta contro la Gelbison (sconfitta che ha portato alle dimissioni di mister Carrozza). Contro i giallorossi serviranno concentrazione e massima applicazione.

Quel che è certo, però, è che con un reparto offensivo del genere non sognare è impossibile: con 19 reti messe a segno nelle prime dieci giornate di campionato la Fidelis può infatti vantare il miglior attacco del Girone H. Un primato reso possibile dall’altissimo rendimento esibito fino a questo momento dal tridente ‘titolare, quello composto da Luca Sasanelli, Michele Scaringella e Nicola Strambelli: cinque centri e titolo di capocannoniere della squadra per il primo, quattro per il secondo, tre per il terzo (protagonista in quattro delle cinque marcature di domenica).

A loro va aggiunto anche Pablo Burzio, ancora a secco di gioie personali, ma in netta crescita nel- le ultime uscite (contro i cilentani l’ex Casarano ha offerto due assist). Farina per ora sembra avere voglia di gettarli nella mischia tutti e quattro insieme contemporaneamente, in quello che in fase di possesso diventa uno spregiudicato 4-2-3-1. C’è tutto per ambire al massimo.

Sezione: Serie D / Data: Mer 08 novembre 2023 alle 22:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Maria Lopez
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