C'è anche la firma di Jacopo Del Bello sul cinque a zero inflitto dalla Vibonese al Castrovillari. Il portiere di origini umbre, cresciuto nel settore giovanile della Roma, si è ritagliato un ruolo da protagonista con due grandi parate messe a segno nel finale di partita. Ininfluenti sul risultato finale ma significative perché tengono inviolata la porta rossoblù nelle gare casalinghe (quattro già giocate tra campionato e Coppa Italia).
"In queste partite la cosa più complicata", racconta ai microfoni di Radio Onda Verde, "è mantenere la concentrazione fino all'ultimo minuto. Ci sta che sul cinque a zero si possa abbassare la guardia, sottovalutare l'avversario o tirare i remi in barca per la stanchezza, ma proprio in quei momenti un portiere deve dare il proprio contributo e io mi sono fatto trovare pronto, contribuendo alla causa".
Queste due parate gli sono valse un bel sette in pagella. Diversamente, avrebbe ricevuto un altro "senza voto" come praticamente accaduto nei tre precedenti. Nel primo intervento ha emulato Buffon respingendo il tiro a botta sicura di Romeo con il piede destro dopo essersi tuffato a sinistra. "L'attaccante del Castrovillari", spiega Del Bello, "ha calciato all'altezza dell'area piccola e in quelle circostanze, se aspetti fino all'ultimo, la probabilità di non prenderla più è altissima. Ho deciso quindi di provare a chiudere il secondo palo visto che sul primo c'era il difensore, questione di attimi. Ho lavorato d'istinto ed è andato tutto per il meglio".
Lo score dei rossoblù aggiornato alla quinta giornata è di tredici gol segnati e appena due subiti, entrambi a Trapani in inferiorità numerica. "Il merito, oltre che del sottoscritto e della difesa, è anche della squadra perché", sottolinea l'ex portiere della Primavera della Roma, "tutto parte dall'attacco e se ognuno di noi fa il proprio dovere, la palla arriva poche volte nella mia area. Io devo stare sempre attento perché l'errore è dietro l'angolo e anche una palla che può sembrare tranquilla diventa insidiosa se vai superficialmente. Come dice il mister, bisogna vivere ogni partita come se fosse l'ultima: dal primo al centesimo minuto".
Da Mourinho a Buscè: Del Bello un anno fa era nel giro della prima squadra e respirava aria di Europa League. Oggi è di proprietà della Vibonese che su di lui ha deciso di investire comprando il cartellino: "Ho detto subito sì perché questa è una piazza importante e la presenza del mister per me è stata una grande motivazione. Siamo consapevoli della nostra forza e convinti di poter affrontare chiunque. Lo abbiamo dimostrato anche a Trapani".
Autore: Maria Lopez
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