Palermo, il presidente Mirri: «Non c'è un prezzo stabilito per vendere la società»

21.06.2021 13:45 di Redazione NotiziarioCalcio.com Twitter:    vedi letture
Palermo, il presidente Mirri: «Non c'è un prezzo stabilito per vendere la società»

Dario Mirri, presidente del Palermo, intervenuto a un incontro con l'associazione "Amici Rosanero", come riportato da mediagol.it, sull'eventuale cessione del club ha dichiarato: "Non c'è un prezzo stabilito per vendere la società. Il prezzo lo fa il mercato. Con Di Piazza c'erano state date tre valutazioni diverse: una legata al marchio, un'altra legata al patrimonio giocatori ed il terzo meccanismo dava un valore più alto. Sono esercitazioni scolastiche, Lazard sa bene che il prezzo lo fa la domanda e l'offerta. Noi non abbiamo posto vincoli, la valutazione più alta si aggirava attorno a 17 milioni di euro ma noi non abbiamo mai detto o ci date 17 milioni di euro o non se ne fa niente".

"Per adesso il tema economico è quello che angoscia il sottoscritto per tutto quello che ho investito ed anche i tifosi. Potrebbe essere un obiettivo raggiungibile fare un azionariato popolare con 10.000 tifosi che sono, tra l'altro, il numero di abbonati dell'anno scorso. Questa non è più una domanda che bisogna porgere a me, ma è la proposta che io faccio ad ‘Amici Rosanero’. Per me l'unico strumento del Palermo FC è Amici Rosanero. Questa rappresentanza popolare se la sono aggiudicata loro, ma c'erano anche altri presenti durante il bando. In quel caso noi avevamo stabilito dei parametri ed io non ho dubbi che ‘Amici Rosanero’ possa proporsi ulteriormente. Se questo meccanismo può andare in porto, le porte sono aperte. Se si trova un soggetto che possa apportare liquidità per 10 milioni di euro noi siamo ben disposti ad accoglierlo. Poi lì bisognerebbe vedere come dover amministrare questo capitale e non dovrei farlo per forza io".

"Non ho fretta di vendere il Palermo per il centro sportivo? Non è così. Io non vedo l'ora di andarmene! Il mio desiderio è tornare a fare il tifoso e ora direi 'Ma chi me l'ha fatto fare?'. Sono rimasto solo. Ho chiesto al sindaco di pubblicare le offerte di Ferrero e degli altri partecipanti per dimostrare che ho acquistato il Palermo con merito. L'autorizzazione dai diretti interessati però non è stata data. Ed io so che non hanno dato quest'autorizzazione perché non c'era nessuna offerta o progetto. Nessuno mi ha regalato niente. Orlando ha fatto una ‘furbata’: la mia famiglia lavora qua da cinquat'anni e il sindaco sa bene che noi non faremo mai fallire il Palermo. Ferrero a Genova non lo amano per niente, lui a parole è bravissimo ma quel genere di personaggi da circo li abbiamo già visti. Baccaglini, Facile, Tuttolomondo: tutti questi abbiamo sperato fossero i nostri salvatori. Se noi crediamo che ci siano 10.000 persone che mettano a disposizione un capitale per la società,  facciamolo già da domani! Noi abbiamo vinto il bando grazie al nostro progetto e perché gli altri hanno fatto offerte più scarse delle nostre".