Altri due rinnovi per l'Alcione Milano

L'Alcione Milano prosegue nel suo percorso di valorizzazione del settore giovanile e di consolidamento della rosa, annunciando con entusiasmo i rinnovi contrattuali di diversi giovani promettenti. Una mossa che ribadisce la filosofia societaria, profondamente radicata nella crescita interna dei propri talenti fino al raggiungimento della Prima Squadra.

Al centro di questa strategia, due figure simboliche dell'"Orangeneration" hanno prolungato il loro legame con il club: si tratta di Tommaso Caremoli e Riccardo Rebaudo. I due calciatori, entrambi classe 2005, rappresentano l'emblema del percorso di crescita all'interno dell'Alcione. Caremoli ha iniziato la sua avventura fin dai tempi dei Pulcini, mentre Rebaudo si è unito al gruppo dagli Esordienti. La loro progressione è una dimostrazione concreta dell'impegno dell'Alcione nel formare e coltivare i propri giovani, accompagnandoli passo dopo passo fino all'approdo nella prima squadra.

In linea con questa visione, l'Alcione Milano ha contestualmente comunicato i rinnovi anche di un gruppo di talenti nati nel 2006. Questi giovani hanno avuto un ruolo fondamentale nella stagione passata, portando la formazione Primavera 4 a qualificarsi per i playoff alla sua prima storica partecipazione in categoria. Un risultato di grande prestigio che testimonia la qualità del lavoro svolto nel vivaio. I nomi di questi promettenti calciatori sono Filippo Gallazzi, Tommaso Mocchi, Mattia Lione, Niccolò Sotgia e Lorenzo Zini.

Queste conferme non sono solo un segnale di fiducia verso i singoli atleti, ma rappresentano un chiaro messaggio sulle intenzioni dell'Alcione Milano. Il club milanese intende continuare a investire sulla propria "linfa vitale", costruendo il futuro sulle basi solide del proprio vivaio. La presenza di giocatori cresciuti in casa, che incarnano i valori e l'identità del club, è un asset fondamentale per la società e un motivo di orgoglio per tutta la comunità "orange". I tifosi possono guardare con ottimismo ai prossimi campionati, sapendo che il futuro dell'Alcione è in mani giovani, promettenti e saldamente legate ai colori sociali.