Si avvicina a grandi passi il termine ultimo per la presentazione delle domande di iscrizione al campionato di Serie D 2025/2026, fissato tra il 4 e il 10 luglio (Clicca qui), e il panorama calcistico dilettantistico si tinge di incertezze per diverse società. Alcuni club, infatti, sembrano navigare in acque agitate, con il rischio concreto di non riuscire a garantire la propria partecipazione al prossimo torneo.

Tra le situazioni più critiche spicca quella del Novaromentin. La società piemontese si trova in una posizione estremamente delicata a seguito dell'arresto del presidente Presta, avvenuto lo scorso marzo con l'accusa di riciclaggio (Clicca qui). La conseguenza più probabile, stando alle informazioni attuali, è la scomparsa del club piemontese dal panorama calcistico, un duro colpo per la sua storia e per la comunità sportiva locale.

Non se la passa benissimo il Vastogirardi. Ne abbiamo parlato QUI qualche giorno fa: silenzio tombale da parte del club da oltre un mese, e nei giorni scorsi è arrivata anche una penalizzazione per il prossimo anno (Clicca qui).

Anche il Messina affronta una situazione complessa. Il club appena retrocesse dalla Lega Pro è gravato da un considerevole ammontare di debiti, una condizione che mette seriamente a repentino la loro iscrizione. Tanto che è già realtà il passaggio del titolo del Sant'Agata in un nuovo Messina (Clicca qui). Ad oggi ci sembra difficile ipotizzare due Messina in Serie D, cosa tra l'altro già successa negli anni scorsi.

Da non sottovalutare la posizione dell'Unipomezia, complicatasi qualche giorno fa quando Valter Valle, 60 anni, ex poliziotto e presidente della società, è finito agli arresti domiciliari dopo un'inchiesta della DIA di Roma (Clicca qui)

Il futuro dell'Adriese è avvolto nel mistero, con una situazione che resta tuttora indefinita. Il patron Scantamburlo ha annunciato il suo disimpegno dalla società già diverse settimane fa (Clicca qui), ma da allora non sono emerse notizie concrete riguardo a un'eventuale nuova compagine societaria pronta a rilevare le redini del club. L'incertezza regna sovrana e si attende con ansia qualsiasi sviluppo che possa chiarire le sorti della squadra veneta.

Una delle ultime squadre a mostrarsi difficoltà è sicuramente il Prato, visto che il presidente Stefano Commini ha reso noto di non voler iscrivere la squadra in Serie D (Clicca qui)

Infine, il rischio iscrizione coinvolge anche due club siciliani. Il Ragusa si trova ad affrontare le lamentele dei suoi ultimi calciatori, che hanno denunciato il mancato pagamento di diverse mensilità arretrate (Clicca qui). Questa situazione economica precaria solleva seri dubbi sulla capacità del club di ottemperare ai requisiti di iscrizione.

Analogamente, il Paternò vive un periodo di difficoltà. I problemi che affliggono la società sono stati resi noti direttamente dal presidente Mazzamuto, che ha esposto pubblicamente le criticità del club (Clicca qui). Anche in questo caso, la trasparenza sulle difficoltà evidenzia un quadro preoccupante per la partecipazione al prossimo campionato.

Con l'avvicinarsi della scadenza del 10 luglio, l'attenzione è massima su queste società, nella speranza che possano trovare le soluzioni necessarie per garantire la loro continuità nel campionato di Serie D.

Sezione: Serie D / Data: Ven 27 giugno 2025 alle 12:47
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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