Un duro scontro si accende tra l'Imolese Calcio 1919 e il quotidiano "Corriere di Romagna", in particolare in riferimento a un articolo firmato da Andrea Mirri. La società rossoblù si dichiara "esterrefatta" dalle insinuazioni riguardanti le modalità di finanziamento dell'iscrizione alla prossima Serie D e il presunto anticipo dei pagamenti delle quote del settore giovanile.

Il passo incriminato, apparso sull'edizione di ieri mattina del quotidiano, ipotizzava che "l'iscrizione alla prossima Serie D dell'Imolese è tutt'altro che scontata, visto che il primo necessario passo, ovvero pagare gli stipendi arretrati alla prima squadra, tarda ad arrivare. Del resto il piatto piange ed allora per cercare di riempirlo l'idea del direttore generale Ulisse Savini è quella di richiedere, contrariamente al passato, il pagamento anticipato a fine giugno delle quote ai genitori dei ragazzi del settore giovanile per la stagione 2025-26. Una mossa che nei piani societari dovrebbe, assieme ai contributi di qualche sponsor, dare un minimo di respiro alle casse societarie".

A questa ricostruzione, l'Imolese replica con fermezza, definendola "fantasia perversa" e "vera e propria calunnia ai danni dei nostri vertici". Il club esprime profondo dispiacere per quello che definisce un "accanimento" nei confronti di chi, da tre anni, si sta impegnando a ripianare in "totale solitudine" i "buchi milionari" lasciati da gestioni precedenti, rendendo l'Imolese "una società economicamente sostenibile". La società sottolinea, inoltre, i "ottimi traguardi" raggiunti sia in campionato che nelle coppe, evidenziando come l'Imolese sia l'unica società di Serie D invitata negli ultimi due anni al prestigioso Torneo di Viareggio, dove ha "oggettivamente furoreggiato".

Il comunicato della società rossoblù lamenta in particolare il fatto che l'articolo colpisca il "fiore all'occhiello" del club, ovvero il settore giovanile. Viene espresso dispiacere per come un "cieco astio si faccia beffe dell'etica che noi attraverso lo sport, ogni giorno, ci sforziamo di instillare nei ragazzi".

Ulteriore critica viene rivolta alla condotta del giornalista: l'Imolese fa notare che, nonostante Andrea Mirri abbia il numero diretto del Presidente, abbia preferito non contattarlo per chiarimenti. Viene evidenziato che l'ufficio stampa aveva semplicemente informato della disponibilità del Presidente per un'intervista non appena fosse rientrato dall'estero la settimana prossima.

Il club conclude il suo comunicato con una riflessione sul giornalismo sportivo, suggerendo che forse si pensi che "funzioni cercando scoop economici e finanziari nelle società sportive più che guardare il gioco del calcio", e che questo venga fatto "solo per far parlare di sé, perché così facendo è probabilmente più facile avere qualche ora di notorietà o accontentare qualcuno per proprio interesse". L'Imolese non lesina critiche sulla "integrità" e la "competenza" di chi scrive, affermando che "scrivere fandonie non rientra nelle caratteristiche che denotano intelligenza professionale e soprattutto etica morale".

Il comunicato si chiude con un tono perentorio: pur ammettendo di "farsi una ragione del Mirri, capendone l'oggettiva difficoltà", la società lancia un monito chiaro: "Solo una richiesta: giù le mani dai nostri ragazzi." E annuncia azioni legali: "Ai nostri legali il compito di chiarirgli in modo cristallino il concetto. Arrivederci nelle opportune sedi." Un messaggio finale di incoraggiamento: "E Forza Imolese sempre!"

Sezione: Serie D / Data: Ven 27 giugno 2025 alle 16:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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