È stato presentato al centro sportivo “Bruno De Marchi” Fabio Rossitto, neodirettore sportivo del Settore giovanile del Pordenone Calcio. L’ex giocatore di Udinese, Napoli e Fiorentina, oltre che della Nazionale, ed ex allenatore dell’Udinese Primavera va a rafforzare lo staff dirigenziale che segue il vivaio neroverde, settore in cui la dirigenza, guidata dal presidente Mauro Lovisa, dal presidente Giampaolo Zuzzi e dal direttore generale Giancarlo Migliorini, crede moltissimo. Rossitto lavorerà con Stefano Barbui, responsabile organizzativo del Settore giovanile, e con Gianni Camatta, coordinatore tecnico. Sarà compito loro far crescere ulteriormente un vivaio che negli ultimi anni ha raggiunto i vertici regionali (tre titoli nel 2010/2011 più la vittoria del girone da parte della Juniores) e nazionali (terzo posto alle finali tricolori per i Giovanissimi), lanciando alcuni giovani nell’orbita della Prima squadra, militante in serie D. Rossitto ha raccontato le sue prime impressioni da neodirigente del Pordenone.
Con che spirito affronta questa nuova avventura?
«Certamente grande entusiasmo, sono orgoglioso di essere stato chiamato in questa prestigiosa società, che ha tanta voglia di crescere sempre più. Ringrazio il presidente Mauro Lovisa e il direttore generale Giancarlo Migliorini per avermi fortemente voluto. L’obiettivo è far diventare questo Settore giovanile ancor più importante del già grande livello raggiunto in questi anni».
Che Pordenone ha trovato?
«Il centro sportivo “De Marchi” è qualcosa di clamoroso, che se non vedi da dentro non puoi immaginare. Tra i più belli d’Italia. E la società è iper-organizzata».
Anche grazie al suo lavoro si cercherà di formare la Prima squadra del futuro.
«È il sogno di tutti noi, in primis del presidente. Però senza dimenticare l’aspetto educativo e formativo dei nostri ragazzi».
Che effetto fa per un pordenonese entrare nel Pordenone?
«Emozione particolare, una responsabilità in più. Qualcosa di speciale. Spero anche nei nostri giocatori venga trasmesso l’orgoglio di indossare questa maglia e rappresentare la città».
Si sarebbe mai aspettato di passare da allenatore a dirigente?
«È sicuramente un’esperienza nuova. Mi hanno fatto la proposta e ci ho pensato su un paio di giorni, poi ho deciso. Adesso tocca a me ripagare questa grande fiducia».

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Sezione: Serie D / Data: Ven 09 marzo 2012 alle 10:00
Autore: Massimo Poerio
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