C'è un altro club a rischio iscrizione in serie D. La storica società calcistica del Paternò si trova infatti ad affrontare una delle sfide più difficili della sua storia recente. L'incertezza sul futuro della squadra rossazzurra getta un'ombra pesante sulla prossima stagione agonistica, con il rischio concreto di dover rinunciare all'iscrizione al campionato di Serie D 2025-2026.
La situazione critica è stata resa pubblica dal presidente della società, Ivan Mazzamuto, che non ha nascosto le preoccupazioni legate alla sostenibilità economica del progetto sportivo. La dirigenza del club siciliano ha deciso di adottare un approccio pragmatico, valutando con lucidità le prospettive future senza indulgere in facili ottimismi.
L'appello inascoltato della dirigenza
Il massimo dirigente del sodalizio ha espresso tutta la sua amarezza per la mancanza di risposte concrete al grido d'allarme lanciato dalla società. "Noi vorremmo andare avanti e proseguire il nostro cammino in Serie D - spiega il presidente Ivan Mazzamuto - ma ad oggi, a distanza di alcuni giorni dal nostro primo appello, non abbiamo avuto alcun riscontro, né da imprenditori, né dalle istituzioni".
Le parole del numero uno del Paternò Calcio evidenziano un isolamento che appare sempre più preoccupante. Nonostante i tentativi di coinvolgere il mondo imprenditoriale locale e le amministrazioni pubbliche, la risposta del territorio sembra essere caratterizzata da un silenzio assordante.
I meriti sportivi non bastano
Particolarmente amara risulta la constatazione che i successi conseguiti dalla squadra negli ultimi anni non siano stati sufficienti ad attrarre l'attenzione di potenziali investitori o partner istituzionali. La dirigenza del club può vantare risultati di tutto rispetto, sia dal punto di vista strettamente sportivo che in termini di immagine e credibilità aziendale.
"Nonostante gli ottimi risultati ottenuti in questi anni sia sportivi, di immagine, che in termini di credibilità aziendale, sembra proprio che a nessuno importi del Paternò Calcio", ha dichiarato con evidente delusione il presidente Mazzamuto.
Questa situazione mette in luce una contraddizione stridente: una società che ha dimostrato di saper operare con serietà e competenza si trova paradossalmente abbandonata a se stessa nel momento del bisogno.
Il peso dell'isolamento economico
L'aspetto più critico della situazione riguarda la sostenibilità economica del progetto. La gestione di una squadra di Serie D comporta costi significativi che, senza un adeguato sostegno esterno, rischiano di diventare insostenibili per la proprietà attuale.
Il presidente ha sottolineato come "a questo punto, sembra difficile continuare ad operare in solitudine, con un dispendio economico non indifferente, per fare ancora una volta una stagione dignitosa in serie D".
Questa dichiarazione rivela la fatica di chi ha portato avanti il progetto sportivo facendo affidamento principalmente sulle proprie risorse, senza poter contare su un network di supporto adeguato alle ambizioni e alle necessità della squadra.
Un momento di verità per la comunità
La crisi del Paternò Calcio rappresenta un banco di prova per l'intera comunità locale. Il presidente Mazzamuto ha voluto sottolineare come la decisione sul futuro della società non riguardi soltanto gli aspetti sportivi, ma coinvolga l'intera città e il suo tessuto sociale.
"Credo che sia arrivato il momento della verità, per il bene della squadra e della nostra città", ha affermato il dirigente, mettendo in evidenza come la sopravvivenza del club rappresenti una questione che va oltre il semplice ambito calcistico.
La società rossazzurra costituisce infatti un elemento identitario importante per la comunità paternese, un patrimonio sportivo e culturale che rischia di andare perduto se non si troveranno soluzioni concrete nel breve termine.
L'ultima speranza
Nonostante il quadro critico, la dirigenza del Paternò Calcio non ha ancora gettato la spugna. Il presidente Mazzamuto ha voluto mantenere aperto uno spiraglio di speranza, auspicando che la situazione possa ancora evolvere positivamente.
"Mi auguro che nei prossimi giorni qualcosa cambi, per cercare di non perdere un importante patrimonio della nostra comunità", ha concluso il massimo dirigente del club siciliano.
Questa dichiarazione rappresenta un ultimo appello rivolto a tutti coloro che potrebbero contribuire a salvare il futuro della squadra: imprenditori, istituzioni e la stessa comunità locale sono chiamati a una prova di responsabilità verso un patrimonio sportivo che appartiene a tutti.
La finestra temporale per intervenire appare tuttavia sempre più ristretta, considerando le scadenze burocratiche legate all'iscrizione al prossimo campionato. Il Paternò Calcio si trova quindi a un bivio cruciale: o si materializzerà un sostegno concreto nelle prossime settimane, o la società dovrà prendere atto dell'impossibilità di proseguire l'avventura in Serie D.
Il destino del club rossazzurro dipende ora dalla capacità del territorio di riconoscere il valore di questo patrimonio sportivo e di mobilitarsi per la sua salvaguardia. Solo il tempo dirà se l'appello della dirigenza troverà ascolto o se il Paternò Calcio sarà costretto a chiudere un capitolo importante della sua storia.
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