Il Castellarano proviene da un poker davvero brillante: con il successo di domenica scorsa in terra bolognese, sul campo del Persiceto, i nostri beniamini sono riusciti a inanellare la quarta affermazione consecutiva tra campionato e Coppa. Per la compagine allenata da Roberto Lanzafame è dunque un grande momento: tuttavia, gli azulgrana non possono affatto concedersi il lusso di riposarsi sugli allori.
Domenica prossima, 13 ottobre, si giocherà il settimo turno del campionato di Promozione: appuntamento al "Ferrarini" dalle ore 15.30, per il duello casalingo che opporrà i padroni di casa alla coriacea Vignolese. Si tratta di un confronto davvero significativo: non solo per le tematiche del presente, ma anche per quelle che riguardano le vicende passate. Nella scorsa annata agonistica, i rossoverdi modenesi si presentarono al "Ferrarini" in occasione dell'ultimo turno della stagione regolare: il Castellarano, anche allora guidato da Lanzafame, ottenne un pareggio che permise agli azulgrana di staccare il biglietto per i play off. Domenica andrà quindi in scena l'attesa riedizione di quel duello: ovviamente stavolta la posta in palio non è ancora così elevata, ma sarà comunque una sfida che dirà parecchio sulle prospettive di entrambe le formazioni.
Per capire le dinamiche motivazionali che caratterizzeranno il prossimo incontro, basta dare un'occhiata alla classifica. Il Castellarano è secondo nel girone B con 13 punti al proprio attivo, e un successo potrebbe addirittura proiettarlo in testa alla classifica: la Vignolese staziona tuttavia poco lontano a quota 10, e la vittoria rafforzerebbe in modo consistente la permanenza dei rossoverdi nell'orbita dell'alta classifica.
"In effetti, il nostro cammino agonistico in questa stagione 2019/2020 si era aperto con qualche titubanza - spiega il navigato attaccante azulgrana Andrea Toni - Peraltro, credo che la sconfitta casalinga con il Vezzano abbia rappresentato l'episodio più emblematico in tal senso. Ad ogni modo, sono difficoltà che avevamo messo in preventivo: al tempo stesso sapevamo anche di avere gli anticorpi necessari per affrontarle con fermezza ed efficacia, e ora il tempo ci sta man mano dando ragione. Va sottolineato che questo Castellarano presenta un organico in buona parte modificato rispetto alla scorsa annata: dunque ci è servito un po' di tempo per conoscerci meglio come squadra, e per capire quale potesse davvero essere il nostro modo di giocare".
Dal 22 settembre in avanti, sono arrivate soltanto ittorie: al di là dei risultati, quali sono i miglioramenti che vi hanno permesso di piazzare un filotto di così grande rilievo?
"Siamo riusciti a trovare una maggiore continuità per quanto riguarda l'efficacia del nostro lavoro: mi riferisco ovviamente alle partite, ma anche al rendimento che noi sviluppiamo durante gli allenamenti. Ora, la squadra riesce a concretizzare meglio le indicazioni dell'allenatore: tutto ciò grazie anche all'eccellente operato di Lanzafame e del suo staff tecnico, sempre molto attenti nell'individuare e nel valorizzare appieno le migliori caratteristiche di ogni singolo giocatore".
Dunque, il Castellarano si candida per essere una tra le vere fuoriserie del girone B...
"Questo è però un ragionamento sbagliato: l'autostima che ci contraddistingue è consistente e ampiamente motivata, ma ciò non significa affatto che il nostro organico si senta invincibile o ancor peggio "arrivato". Al contrario, possiamo contare su una dote di squadra davvero preziosa: siamo animati dalla continua e ferma volontà di crescere e migliorarci a ogni livello, senza perdere tempo a specchiarci nei buoni risultati ottenuti finora. In buona sostanza noi non abbassiamo mai la guardia, nè tantomeno ci prestiamo a previsioni basate sui semplici slogan: senza dubbio il Castellarano ha le carte in regola per fare emergere costantemente le proprie qualità tecnico-agonistiche, ma mai come quest'anno la concorrenza si presenta folta e agguerrita".
Visto che fin qui abbiamo parlato dei pregi, un accenno anche ai difetti: secondo te, c'è ancora qualcosa che deve essere sistemato nel vostro modo di giocare?
"Certo che sì: non a caso, la volontà di crescere deriva anche dalla consapevolezza di avere ancora delle pecche da correggere. Per capire i nostri attuali limiti, credo che si debba ripercorrere la partita di domenica scorsa: siamo riusciti a portare a casa un successo del tutto meritato, ma le due sviste che abbiamo commesso rischiavano davvero di sbarrarci la strada verso la vittoria. Al momento, dobbiamo quindi imparare a essere più concentrati e incisivi nei singoli episodi delle varie partite: è necessario capire che ogni dettaglio ha la propria importanza, anche quelli che all'apparenza potrebbero sembrare più insignificanti. Quando arriveremo a compiere questo ulteriore passo avanti, di certo il nostro cammino agonistico ne trarrà ancora più giovamento".
Intanto, c'è da pensare all'imminente incontro con la Vignolese: innanzitutto, come vi presenterete?
"Purtroppo saremo nuovamente privi del lungodegente Davide Cotella: restano poi da valutare le condizioni di Nicola Algeri, ma lui si sta comunque allenando regolarmente e dunque le prospettive appaiono positive. Inoltre, in questi giorni io stesso ho accusato qualche piccolo problema fisico: ad ogni modo ho validi motivi per essere molto ottimista, e quindi domenica dovrei proprio essere regolarmente schierabile".
Chi o che cosa bisogna temere dei prossimi avversari?
"La Vignolese non rappresenta affatto un'incognita: di recente l'abbiamo già fronteggiata in Coppa, ottenendo un 1-1 esterno che ci ha permesso di accedere alla seconda fase. In quell'occasione i rossoverdi si sono distinti in quanto a tecnica, tenacia e organizzazione di gioco: ora loro stazionano in zona play off, e si tratta di una situazione che non sorprende affatto. Peraltro loro provengono da un'altisonante vittoria casalinga nei confronti del Polinago, e ciò la dice davvero lunga sul potenziale della squadra che affronteremo domenica".
Dove inizia la strada maestra per sconfiggere i modenesi? In caso di tre punti, il Castellarano potrebbe addirittura salire al 1° posto: che effetto ti fa?
"La strada maestra inizia dal fatto... di non pensare minimamente alla vetta della classifica. Ovviamente il segno del primato sarebbe una gratificazione consistente, ma ancora del tutto provvisoria: dunque, non è su quello che adesso dobbiamo soffermarci. Le carte in regola per ottenere il quinto successo di fila non ci mancano, e dovremo sfruttare al meglio l'onda positiva che è data dai miglioramenti delle ultime settimane. Il tutto, però, evitando accuratamente di montarsi la testa: nel campionato che stiamo affrontando, di squadre facili da affrontare non ce ne sono proprio. Ogni turno presenta una serie di precisi ed elevatissimi ostacoli da superare: inoltre la prospettiva di espugnare un campo di prestigio come il "Ferrarini" è sempre molto motivante, e anche per questo mi aspetto una Vignolese che darà il 200% pur di piazzare il blitz. Quindi entusiasmo e fiducia sì, ma senza sognare a occhi aperti".
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