Rende, il presidente Coscarella: "Anticostituzionale proporre una retrocessione così"

Rende, il presidente Coscarella: "Anticostituzionale proporre una retrocessione così"

Il Rende in Serie D a tavolino? Possibile ma a decidere sarà la FIGC. TuttoC.com ha intervistato il presidente del Rende, Fabio Coscarella, per analizzare la delicata situazione dei calabresi.

Secondo le ultime indiscrezioni la Lega Pro vorrebbe proporre la retrocessione di tre club per girone: le ultime e le perdenti dei playout. Ma al momento voi, da penultimi, non riuscireste a disputarli perché avete un distacco troppo grande dal Picerno... 
"Tutto ciò non credo sia possibile. È semplicemente anticostituzionale una proposta del genere. Non puoi farmi retrocedere quando sul campo ho ancora 24 punti disponibili. Quest'anno Gubbio-Virtus Verona venne fermata a dieci minuti dalla fine per un problema all'arbitro. Quei dieci minuti vennero recuperati diversi giorni dopo, altrimenti il match non sarebbe stato dichiarato concluso. Lo stesso deve valere per il campionato. Qui, invece, per un evento così nefasto, vuoi far retrocedere delle squadre che hanno tutte le possibilità di rimanere in Serie C e che non hanno alcuna voglia di smettere? E poi, chi ha detto che io nell'arco di otto partite non riesca a recuperare i punti per poter disputare i playout? Non puoi togliere un diritto così, non è contemplato".

In caso di retrocessione si potrebbe anche pensare alla riammissione, come già avvenuto nel recente passato.
"La Lega ha già applicato la modalità delle riammissioni, le società virtuose possono essere richiamate prima di eventuali ripescaggi. Ma io onestamente adesso non vedo perché dover chiedere la riammissione quando ad oggi ho ancora il diritto sacrosanto di giocarmi la Serie C sul campo. Ben vengano le retrocessioni se avverranno sul campo. Non puoi applicare le retrocessioni a una classifica cristallizzata a ben otto giornate dal termine. La FIGC chiede lo svolgimento di playoff e playout per garantire il merito sportivo. Però a me lo vuoi vietare per una manciata di punti recuperabilissimi".

E quindi cosa succederà?
"Noi adesso siamo convinti che ci sarà un ravvedimento di quanto si sta sentendo, di questo bailamme di notizie. Non è pensabile poter infrangere così i sogni di tante società che con mille sacrifici continuano a stare in un campionato difficile come la Serie C, in cui devi essere un eroe per far quadrare i conti a fine anno. Il Rende, che fa della virtù un modo di essere, non può essere retrocessa in questo modo. Si perde un'occasione per avvicinare la gente allo sport. 
Ma io non voglio credere e non credo che Ghirelli non tutelerà le sue società. Ha garantito che non lascerà nessuno indietro. E sicuramente non lo farà con chi ha saldo attivo in Lega, con chi non ha crediti, con chi paga. Non butterà nel baratro queste società. Sono convinto che sia Ghirelli che Gravina non applicheranno decisioni del genere che porterebbero danni economici seri: ricordo che perderemmo a tavolino lo status di professionisti. E i sicuri danni poi dovrebbero essere risarciti...".