Spal nel baratro: la crisi è certificata dai numeri impressionanti

La situazione della SPAL appare sempre più preoccupante, con la squadra ferrarese bloccata in piena zona playout al termine di una stagione che sta assumendo contorni drammatici. Al di là della posizione in classifica, sono i numeri e le statistiche a dipingere un quadro allarmante della condizione della formazione biancazzurra.

Come riportato da Il Resto del Carlino, tra i vari dati negativi ce n'è uno particolarmente significativo: "Tra le varie statistiche horror della Spal 2024-25 ce n'è una che fa impressione. Negli ultimi 11 primi tempi, la squadra guidata prima da Dossena e poi da Baldini ha subito 14 reti, ma soprattutto non ha segnato nemmeno un gol".

Un dato che il quotidiano definisce "clamoroso" e che evidenzia un problema di approccio alle partite che va ben oltre le semplici difficoltà tecniche o tattiche: "Un dato clamoroso, che toglie ogni dubbio sul fatto che ci sia un problema mentale di non poco conto legato all'approccio alla partita e alla capacità di giocarsela a partire dal fischio d'inizio, senza dover aspettare di andare sotto di una o due reti per cominciare a macinare gioco e occasioni."

La difficoltà nel mantenere la concentrazione per l'intera durata della gara rappresenta una costante negativa che accompagna i ferraresi dall'inizio della stagione: "È dall'inizio di questa disgraziata stagione che i biancazzurri non riescono a restare sul pezzo per 90 minuti, prendendosi lunghe pause nel corso delle gare".

Questa discontinuità di rendimento, con lunghe fasi di blackout specialmente nei primi tempi, ha condizionato pesantemente il cammino della SPAL, costringendola a inseguire costantemente e rendendo quasi impossibile una gestione efficace delle partite. Il cambio di guida tecnica da Dossena a Baldini non sembra aver risolto questo problema strutturale che appare principalmente di natura psicologica.

I biancazzurri si trovano ora nella difficile situazione di dover lottare per evitare i playout con il pesante fardello di un approccio alle partite che continua a penalizzarli, in una spirale negativa che rende ancora più complicata la rimonta necessaria per garantirsi la permanenza diretta nella categoria.