La sconfitta contro il Club Milano, la seconda consecutiva dopo lo scivolone interno contro il Crema, certifica il momento negativo del ChievoVerona. Come sempre sono le cifre a ribadirlo. Nelle ultime sei partite il Chievo ha vinto in una sola occasione, blitz esterno contro la Pro Sesto, ha raccolto due pareggi e tre sconfitte. Nelle precedenti sei il cammino dei ragazzi di Allegretti era stato viceversa a dir poco strepitoso con un filotto impressionante di successi e ben 18 punti incamerati. Insomma, la frenata è evidente e la sosta, il Chievo tornerà in campo domenica 23 quando a Sona c'è in programma il derby con il Vigasio, arriva a puntino.
Perché la squadra dà la netta impressione di aver bisogno di ricaricare le pile.
E le difficoltà sono molteplici come, con la consueta onestà, ha sottolineato lo stesso tecnico Riccardo Allegretti nel dopo partita di Pero. Cause fisiche e non solo. L'assenza da un paio di turni di un ragazzo terribile come Fiorin in mezzo al campo si è fatta sentire. Il veneziano è certamente stato sinora l'under tra i migliori del campionato, in grado di abbinare quantità a qualità come testimoniano le cinque reti a referto.
Qualche elemento, poi, non è più così esplosivo come nel mese precedente e il pensiero corre alla terale di sinistra Trillò, in uno stato di grazia qualche partita fa ora, invece, con qualche problema fisico che ne condiziona le prestazioni.
C'è poi l'evidenza di una panchina corta, di poche soluzioni a disposizione di Allegretti per far rifiatare alcune pedine importanti. Contro il Club Milano il Chievo in distinta aveva solo diciotto giocatori, gli infortuni di Marchesini e Strada pesano perché in attacco non ci sono sostanziali alternative a Brighenti e Colferai.
Fisico e testa
C'è poi l'aspetto mentale. Su questo punto Allegretti si è detto convinto che «questa squadra non mi ha mai dato l'impressione di accontentarsi» ma, inconsciamente, dopo un recupero impressionante, è fisiologico che subentri anche la stanchezza. Va ricordato che quando Allegretti è tornato a sedersi sulla panchina del Chievo, si era all'ottava giornata e Brighenti e compagni avevano raccolto solo cinque punti. Ora l'affaccio è sulla zona playoff ma la ricorsa è stata lunga e dispendiosa. Benedetta sosta, dunque.
Allegretti potrà recuperare al meglio qualche giocatore e il gruppo può puntare ad obiettivi mirati. Il primo è quello di ribadire la leadership, almeno a livello veronese, del campionato cercando di tornare alla vittoria nel derby con il Vigasio. E poi prepararsi alla volata per conquistare i play off. Le ruote degli avversari oggi sono un po' più lontane ma il tempo per recuperare il margine c'è tutto.
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