La diciassettesima giornata del Girone D della Serie D 2025-2026 ci consegna una fotografia nitida delle attuali gerarchie. Se fino a poche settimane fa potevamo parlare di un equilibrio precario al vertice, i novanta minuti del 21 dicembre hanno fornito ulteriori indicazioni. I numeri, freddi ma inappellabili, ci raccontano di un campionato che ha trovato il suo padrone momentaneo, mentre alle spalle della capolista la bagarre si fa incandescente e, in coda, si accendono speranze inattese.

Il dato più eclatante emerge senza dubbio dalla prova di forza del Lentigione. La vittoria per 1-4 in casa del Sant'Angelo non è solo un risultato, è una dichiarazione di intenti. Analizzando il trend recente, la capolista ha inanellato la quinta vittoria consecutiva (dalla 13ª alla 17ª giornata), un ruolino di marcia che giustifica pienamente i 38 punti in classifica. La doppietta di Cellai nel primo tempo, che segue il gol già messo a segno nel turno precedente contro la Trevigliese, dimostra come la squadra abbia trovato terminali offensivi in stato di grazia. Non si tratta solo di vincere, ma di dominare: nelle ultime due uscite, il Lentigione ha segnato 8 reti subendone solo una.

Di tenore opposto, e qui risiede la sorpresa di giornata, è il tonfo del Desenzano. La compagine gardesana arrivava da un filotto impressionante di quattro vittorie consecutive (contro Rovato, Sasso Marconi, Imolese e Pistoiese), ma si è infranta contro il muro del Sangiuliano City. L’0-1 casalingo, deciso dalla rete di Busatto al 25', è un campanello d'allarme che costa caro in termini di classifica, facendo scivolare il Desenzano a -4 dalla vetta. Va sottolineato il dato specifico su Busatto: l'attaccante del Sangiuliano si conferma bestia nera per le difese avversarie e vero trascinatore, essendo andato a segno in ben tre delle ultime cinque gare (doppiette alla 13ª e 14ª, e gol vittoria alla 17ª). Il Sangiuliano, nonostante la penalizzazione di 3 punti, sale a quota 22, dimostrando di valere le zone nobili della graduatoria.

Chi non molla la presa è la Pro Sesto. La vittoria di misura sulla Correggese (1-0) è l'emblema del cinismo necessario per restare in alto. Risolvere la pratica al 47' del secondo tempo con un rigore di Maspero — già decisivo con una doppietta alla 16ª giornata — è segnale di una squadra che ci crede fino all'ultimo respiro. Con 35 punti, i lombardi agganciano il Piacenza al secondo posto, tenendo viva la pressione sulla capolista. Passo falso, invece, per la Pistoiese, bloccata sullo 0-0 dal Cittadella Vis Modena: un pareggio che allontana gli arancioni dalla vetta, ora distante ben 7 lunghezze.

Spostando l'analisi nella zona medio-bassa, è doveroso accendere i riflettori sul Progresso. Se c'è una squadra che ha cambiato marcia, è proprio questa. I dati sono inequivocabili: quattro vittorie nelle ultime cinque partite. Il successo esterno per 2-3 sul campo del Sasso Marconi, maturato in una ripresa pirotecnica con le reti di Calabrese (a segno anche alla 13ª e 14ª), Belcastro e Mascanzoni, porta il Progresso a 19 punti, tirandolo fuori dalle sabbie mobili più pericolose. È la dimostrazione che la continuità, in questo girone, paga dividendi altissimi.

In coda, la situazione si fa critica per il Tropical Coriano, sconfitto in casa 2-3 dal Pro Palazzolo. Nonostante i tentativi di reazione di Enchisi e Barbatosta, la difesa continua a concedere troppo (8 gol subiti nelle ultime tre gare). Con soli 10 punti, il divario dalla zona salvezza diretta inizia a farsi preoccupante, mentre il fanalino di coda Tuttocuoio (5 punti) muove la classifica con un pareggio a Treviglio, un brodino che serve più al morale che alla sostanza.

La 17ª giornata ha sancito la fuga del Lentigione, premiando la costanza di rendimento offensivo e difensivo. Chi inseguiva ha rallentato o ha dovuto faticare oltremodo, mentre chi lottava per non retrocedere, come il Progresso, ha dimostrato che in Serie D bastano un mese di fuoco e una buona organizzazione per ribaltare il proprio destino.

Sezione: Serie D / Data: Mer 24 dicembre 2025 alle 12:30
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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