La diciassettesima giornata del Girone F di Serie D ci consegna ulteriori risultati da analizzare. In un turno che avrebbe potuto riaprire i giochi, la classifica subisce invece uno strappo che potrebbe rivelarsi decisivo nelle economie del girone di andata. Il calcio, nella sua spietata onestà numerica, ci dice che l'Ostiamare chiude il 2025 guardando tutti dall'alto con un margine rassicurante, non tanto per i propri meriti domenicali, quanto per le cadute altrui.


L'Ostiamare, capolista a 42 punti, non va oltre l'1-1 casalingo contro un coriaceo Giulianova. Il rigore di Spinosa sembrava aver messo la gara sui binari giusti, ma la rete immediata di Morri ha congelato l'entusiasmo lidense. Tuttavia, il pareggio assume il sapore dolce della vittoria guardando a quanto accaduto a Teramo.
I biancorossi (38 punti), reduci dalle vittorie contro San Marino e Recanatese, subiscono la più classica delle "imbarcate" interne contro un Atletico Ascoli semplicemente perfetto. Il 2-1 finale per gli ospiti, firmato dall'uno-due micidiale di Coppola e Minicucci nella prima frazione, rende vano il rigore tardivo di Fall. Questa sconfitta non solo costa al Teramo tre punti, ma dilata il distacco dalla vetta a quattro lunghezze, un margine che inizia a farsi pesante.


Se c'è una squadra che merita la copertina di questo scorcio di stagione è proprio l'Atletico Ascoli. I dati sono inequivocabili: nelle ultime cinque giornate, la compagine picena ha macinato 13 punti su 15 disponibili, restando imbattuta e scalando la classifica fino a quota 29. La vittoria al "Bonolis" non è un caso, ma la certificazione di uno stato di forma straripante.
Alle spalle del duo di testa, l'Ancona (36) perde l'occasione di accorciare drasticamente sul secondo posto. Il pareggio per 1-1 a Notaresco (botta e risposta su rigore tra Arrigoni e Cericola) è un mezzo passo falso che permette a L'Aquila (35) di rifarsi sotto. Gli abruzzesi, smaltita la delusione dello scontro diretto perso con i dorici nel turno precedente, piegano il Termoli con una rete di Dampha nella ripresa, dimostrando quel cinismo necessario per rimanere aggrappati al treno di vertice.


Scorrendo la graduatoria, salta all'occhio il prepotente ritorno della Maceratese (23 punti), che demolisce il Chieti con un sonoro 4-0. Le reti di Ruani, Marras, Arbusti e Osorio Otero (al secondo centro consecutivo) evidenziano la potenza di fuoco dei biancorossi.
Di contro, l'analisi sul Chieti deve essere impietosa: i neroverdi sono in caduta libera. I numeri non mentono: nelle ultime cinque giornate (dalla 13ª alla 17ª) hanno raccolto la miseria di un punto, scivolando a quota 13 in classifica. La zona retrocessione non è più uno spettro, ma una solida realtà.
Spettacolo puro invece a Senigallia, dove la Vigor (26 punti) supera l'Unipomezia per 3-2. Sugli scudi ancora una volta De Feo, autore di una doppietta nel primo tempo che conferma il suo momento magico dopo il gol decisivo nel turno precedente.


In coda, segnali di vita importanti arrivano dal Sora. La vittoria per 2-1 nello scontro diretto contro il Castelfidardo, firmata dalla doppietta di Trotta, permette ai laziali di salire a 17 punti, agganciando il treno che comprende Termoli, San Marino e Unipomezia.
Ossigeno puro anche per il Fossombrone (Forsempronese), che piega la Recanatese grazie a Casolla e si porta a 23 punti, lasciando i leopardiani in acque torbide a quota 15.
In chiusura, il pareggio a reti bianche tra Sammaurese e San Marino serve a poco a entrambe, ma condanna i padroni di casa a rimanere fanalino di coda isolato con soli 6 punti.

La classifica, dopo 17 turni, parla chiaro: l'Ostiamare ha il destino nelle proprie mani, ma dietro la bagarre è appena iniziata. E con un Atletico Ascoli in questo stato di grazia, nessuno può dormire sonni tranquilli.

Sezione: Serie D / Data: Mer 24 dicembre 2025 alle 14:30
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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