Luparense, Menato: «Dobbiamo far finta di non sentire la stanchezza e darci dentro»

12.05.2021 19:30 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Luparense, Menato: «Dobbiamo far finta di non sentire la stanchezza e darci dentro»

La Luparense si appresta a vivere questo caldo finale di stagione inseguendo l’obiettivo Playoff. In vista della 33° Giornata, in trasferta sul campo di Mestre, ha parlato Alessio Menato:

«Le ultime partite sono sempre state combattute. Con la Clodiense o domenica con l’Union Feltre c’è sempre stata la prestazione però è mancato, come in altri tratti della stagione, il risultato finale. Un po’ dovuto alla sfortuna e un po’ al fatto che dobbiamo essere più lucidi noi davanti per chiuderla prima. In molte situazioni ci siamo mangiati un po’ di punti. Comunque, è un campionato che si sa è così: ogni partita è a sé, non è scontata e bisogna lottare sempre fino alla fine. Secondo me, bisogna avere anche quel pizzico di fortuna per riuscire a portare a casa più punti possibili. La fortuna però diciamo che va anche cercata perché se la chiudi prima e fai un gol in più al momento giusto quando hai le occasioni dopo diventa più difficile per l’avversario riuscire a recuperare. A Chioggia abbiamo avuto un’occasione a fine primo tempo e buttarla dentro lì era molto importante e lo stesso anche domenica scorsa abbiamo avuto più occasioni per chiuderla facendo il 2 a 0 e quindi mettendo fine alla sofferenza degli ultimi minuti. Siamo arrivati ad un punto clou della stagione in cui ci sono squadre che devono salvarsi, squadre che devono puntare ai Playoff come noi, come il Mestre o l’Arzignano. A livello di classifica siamo distanziate da pochissimi punti ed ora ogni partita è veramente un bell’impegno. Ogni punto è pesante e ogni vittoria ti porta sempre più verso il tuo obiettivo. Bisogna tener duro. Siamo stanchi perché comunque lavoriamo da fine luglio però è il momento di dare l’ultima accelerata finale: come sappiamo, come sa la società, il nostro obiettivo sono i Playoff e quindi dobbiamo centrarli a tutti i costi. Dobbiamo far finta di non sentire la stanchezza e darci dentro. Come gruppo, sono stato contento fin dal primo giorno: è sano e giovani e vecchi lavorano bene insieme, aiutandosi con la passione e la voglia di imparare e, per i giovani, di mettersi in mostra con un aiuto importante da parte dei vecchi che sono sempre stati bravi ad aiutarci anche nei momenti di difficoltà, quando magari sbagliavamo qualcosa a livello tecnico-tattico. Personalmente mi sento cresciuto in questi mesi grazie appunto alla voce dei più esperti che mi sono sempre stati vicini. Sono un esempio per me di professionalità e punto di riferimento».