Riavvolgiamo il nastro. Era l'inizio dell'estate del 2024, quando Paolo Di Nunno lasciava "con sofferenza" il Lecco dopo la dolorosa retrocessione in Serie C. L'imprenditore di origine pugliese abbandonava il timone bluceleste dopo sette anni di gestione, consegnando la società nelle mani di Aniello Aliberti. Un'esperienza, quella lecchese, caratterizzata da gioie e delusioni, con investimenti mai risparmiati e critiche spesso eccessive ricevute da un presidente vulcanico e schietto, che raramente lasciava indifferenti.
Nove mesi dopo quell'addio, Di Nunno si è preso la sua prima, piccola-grande rivincita. In coppia con Martino Mosconi, ha riportato la Baranzatese nel campionato di Eccellenza, trasformando una società dilettantistica dell'hinterland milanese in una realtà vincente. A 75 anni, l'imprenditore si è rimboccato le maniche mettendo in piedi un nuovo progetto che ha immediatamente portato i suoi frutti.
"Una stagione Eccellente" è lo slogan conciso coniato dal club sui social per celebrare il traguardo raggiunto a metà marzo. La promozione matematica è arrivata grazie alla vittoria in trasferta sul campo del Canegrate, che ha permesso ai gialloblù di assicurarsi il primo posto del girone A di Promozione con ben cinque giornate d'anticipo. La Baranzatese diventa così ufficialmente la prima società lombarda a conquistare la promozione in questa stagione, un successo che verrà adeguatamente festeggiato con i tifosi nel prossimo weekend, in occasione della sfida casalinga contro la Castanese.
"Il merito del successo è tutto dei ragazzi", ha commentato con modestia l'allenatore Tomanin, "hanno lavorato con impegno e sacrificio sin dall'inizio".
I numeri della stagione della "Baranza" sono davvero impressionanti: 22 vittorie su 25 partite disputate, una sola sconfitta e 72 reti realizzate a fronte di appena 14 subite. Statistiche che testimoniano l'assoluto dominio della squadra nel campionato e che fanno ben sperare per il futuro.
Già nelle prossime settimane il club comincerà a pianificare il prossimo impegnativo campionato, dove intende recitare un ruolo da protagonista. Del resto, in un'intervista rilasciata al quotidiano "Il Giorno" due mesi fa, Di Nunno era stato estremamente chiaro riguardo al progetto e agli scenari futuri: "Dove voglio arrivare? La squadra deve vincere il campionato e salire direttamente in Eccellenza, senza passare dai playoff. E poi l'obiettivo è la serie D, per ora...".
Detto, fatto. I proclami sono stati rispettati, anche perché in questa nuova avventura Di Nunno opera lontano dalle pressioni che caratterizzavano la sua esperienza al Lecco. "Senza calcio faccio fatica", aveva confidato l'imprenditore, "ma qui è tutto un altro mondo: niente stress, niente richieste, niente polemiche. Non c'è tanta gente che segue la squadra anche se so di essere apprezzato e tutti mi vogliono, e quindi si può lavorare in pace. Però qui non si gioca solo per partecipare, io voglio vincere. Sempre. Ed è quello che dico nello spogliatoio, anche quando arrivano i tre punti".
Una filosofia vincente che ha già dato i suoi frutti e che promette di portare la Baranzatese verso traguardi sempre più ambiziosi.
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