Dattilo, Mazzara: «Abbiamo avuto delle trattative non andate a buon fine con De Picciotto»

12.05.2021 18:00 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Fonte: trapani granata
Dattilo, Mazzara: «Abbiamo avuto delle trattative non andate a buon fine con De Picciotto»

Maglie verdi al posto di quelle granata in campo al Provinciale. Qualcosa di singolare nel corso della stagione sportiva 2020-2021 senza il Trapani e con il Dattilo massima espressione del calcio in Provincia: «Per noi giocare al Provinciale è un onore – dice Michele Mazzara, presidente del sodalizio -. Abbiamo condiviso le scelte del Libero Consorzio per una gestione fino a giugno, anche perché ci auguriamo tutti la rinascita di un nuovo Trapani. Noi siamo passeggeri temporanei al Provinciale».

Il numero uno dei biancoverdi, nel corso dell’intervista rilasciata a Latr3, pizzica anche il sindaco di Paceco Giuseppe Scarcella. Prima della promozione in serie D, infatti, il Dattilo giocava le proprie partite interne al Mancuso, omologato fino al campionato d’Eccellenza per via dell’assenza della tribuna stampa e del settore ospiti: «Sicuramente il prossimo anno faremo le nostre scelte su un eventuale impianto. Aspettavano che il sindaco di Paceco facesse un po’ di più per il Mancuso con una programmazione, visto che noi in serie D non siamo la cenerentola di passaggio. Per le società di calcio gli impianti sportivi sono essenziali. Faremo la nostra parte e allo stesso tempo vediamo quello che accadrà a Trapani».  

Il Dattilo al centro delle pagine anche per la rinascita della maglia granata, con una trattativa sfumata con René De Picciotto e altre che potrebbero nascere, come sottolineato da Michele Mazzara: «Abbiamo avuto delle trattative non andate a buon fine con De Picciotto. Se il Dattilo deve dare una mano alla rinascita del nuovo Trapani, siamo disponibili a sederci con qualsiasi imprenditore che voglia fare questo passo. Ci tengo però a precisare che con De Picciotto non c’è stato alcun gioco al rialzo. De Picciotto voleva il 51% e noi gli facemmo la nostra proposta poi raddoppiata per l’eventuale totalità».