Serie D, un presidente squalificato per tredici mesi!

04.03.2021 06:45 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Serie D, un presidente squalificato per tredici mesi!

Temperamento a dir poco latino quello dei vertici della Folgore Caratese. Il giudice sportivo di Serie D ha infatti condannato ad un anno ed un mese di inibizione il presidente Michele Criscitiello e sei mesi il direttore dell'area tecnica Giacomo Diciannove a seguito dei referti pervenutigli dopo la sfida tra il Bra e la squadra brianzola.

Il numero uno della Folgore Caratese prealtro non è assolutamente nuovo a squalifiche o comportamenti poco opportuni durante e dopo le partite della sua squadra. Di seguito le decisioni del giudice sportivo.

Michele Criscitiello inibito fino al 30 aprile 2022

Per avere, al termine della gara, rivolto ripetute espressioni offensive, ingiuriose e intimidatorie all’indirizzo del Direttore di gara stazionando nell’area degli spogliatoi senza mascherina. Inoltre colpiva ripetutamente con calci e pugni la porta dello spogliatoio riservato alla Terna, reiterando le proteste anche durante il breafing con l’osservatore che di fatto non poteva avere luogo. Successivamente, mentre la Terna cercava di abbandonare l’impianto scortata dalle Forze dell’Ordine, il medesimo insisteva nelle proteste seguendo la Terna mentre la filmava con il proprio smartphone. Infine mentre l’Arbitro tentava di introdursi nell’abitacolo, chiudeva con violenza lo sportello dell’automobile colpendolo ad un braccio e provocandogli sensazione dolorifica seguitando a filmare la scena con il proprio cellulare. Sanzione così determinata, ex art.35 CGS, in ragione dalla pervicacia della condotta.

Giacomo Diciannove inibito fino al 1° settembre 2021

Per avere nel corso del secondo tempo rivolto reiterate espressioni offensive e ingiuriose all’indirizzo di un A.A. Inoltre, al termine della gara, si introduceva nell’area degli spogliatoi e, seguitando a protestare, colpiva ripetutamente con calci e pugni la porta dello spogliatoio riservato alla Terna. Allontanato, si posizionava di fronte alla finestra del medesimo spogliatoio che colpiva con ripetuti calci e pugni fino a frantumarne i vetri. Successivamente faceva nuovamente ingresso nell’area degli spogliatoi e, senza indossare la mascherina, protestava con fare minaccioso sia nei confronti del Direttore di gara che di un A.A. ponendosi ad un centimetro dal viso di entrambi e nella circostanza, spintonava l’Arbitro con il braccio facendolo indietreggiare. Tale condotta rendeva impossibile il rituale colloquio della Terna con l’O.A. e costringeva, non senza difficoltà, gli Ufficiali di gara a rientrare negli spogliatoi e a farsi scortare dalle Forze dell’Ordine per poter raggiungere la propria autovettura. Infine continuava a rivolgere frasi minacciose e offensive all’indirizzo dell’Arbitro e degli Assistenti, durante la loro permanenza nello spogliatoio e fino all’effettivo abbandono dell’impianto di gioco. Sanzione così determinata in ragione della ostinata pervicacia della condotta, nonché delle disposizioni normative e federali di contenimento della pandemia da Covid-19.