Taranto, Manzo: "Cosa non è andato? Vi spiego i tre problemi..."

Fonte: Cosimo Lenti - Giornalerossoblu.it
Taranto, Manzo: "Cosa non è andato? Vi spiego i tre problemi..."

Ai microfoni di Giornalerossoblu.it è intervenuto Luigi Manzo, difensore centrale dei rossoblù. Tra i temi toccati la situazione Coronavirus, la stagione ionica e uno sguardo al futuro. Queste le sue dichiarazioni:

Prima di tutto come stai, e come stai passando questo periodo di riposo forzato?

“Fortunatamente io e la mia famiglia stiamo bene. Mi dedicando interamente a mio figlio, poiché in questo anno e mezzo sono stato molto fuori casa. Questo periodo non è bello sia per l’Italia che per il mondo”.

Se dovesse dipendere da te, faresti riprendere il campionato? E alla fine secondo una tua opinione cosa succederà?

“Se si riprendesse vuol dire che la situazione si sta sistemando. Sinceramente però, la vedo un po’ difficile. Perché più tempo passa e più diventa complicato concludere il campionato. Ogni giorno ci sono tante vittime e i contagiati aumentano, a me sembra difficile che il campionato si concluda”.

Cosa è andato storto in questa annata?

“Ho un mio pensiero, per me ci sono state tre situazioni che hanno fatto in modo che il Taranto non competa per la vittoria del campionato. All’inizio si partiva con i favori del pronostico e con troppa sicurezza, poi la partenza sbagliata ci ha tolto un po’ di fiducia e certezze. Eravamo un gruppo, anche a livello numerico, ed è normale, quando si parte in quella maniera, possiamo fare tutti i moralisti del mondo ma gli strascichi all’interno dello spogliatoio si fanno sentire. Con l’avvento di Panarelli, la rosa si è rinvigorita e il primo mese abbiamo fatto dei numeri importanti. Poi nella partita col Gravina ci é girato tutto storto e lì sono riusciti gli scheletri dall’armadio. Il periodo del mercato ha leso la serenità di tutti , poiché ogni giorno uscivano dei nomi. L’unico dispiacere è che il gruppo non è stato compatto in quel periodo, in quelle parte di stagione abbiamo imbarcato tanta acqua, anche perché sono arrivate critiche da tutte le parti, e le situazioni come quelle di Genchi e D’Agostino sono sfaccettature che ci si portava dietro da quando si sono venute a creare”.

Qual ora si dovesse riprendere, l’obiettivo del Taranto quale sarebbe?

“L’obiettivo comune e personale deve essere quello di fare queste partite che rimangono al massimo delle proprie possibilità. Tante volte ci siamo dati degli obiettivi e non sono stati raggiunti, perciò mi auguro di finire questo campionato nel miglior modo possibile. Alla base c’è sempre una dignità, penso che ognuno di noi debba dare il massimo fino alla fine, poi se arriviamo nei play off dobbiamo giocarceli per concludere al meglio la stagione”.

Vorresti rimanere in riva allo ionio anche la prossima stagione?

“Sinceramente mi sono trovato bene a Taranto, la città mi piace. A prescindere che l’empatia fra la squadra e i tifosi non ci sia mai stata, per via dei mancati risultati. Ci vorrebbe una linea guida, un pensiero unico, che faccia in modo che gli errori commessi negli anni precedenti non si ripetano. Detto ciò non avrei nessun problema a restare qui”.