L’inizio della nuova stagione è sempre più alle porte e non c’è modo migliore per avvicinarsi alla data della ripartenza che attraverso una grande notizia per tutti i tifosi gialloblù.
Il ChievoVerona Women F.M. è lieto di annunciare ufficialmente l’acquisto di Stefania Zanoletti, centrale difensivo di grande esperienza e dal ricco Palmarès.
Dopo la recente esperienza in Serie A con la maglia dell’Hellas Verona Women, la calciatrice ha deciso di sposare il progetto del club con sede a Mozzecane.
La trentenne lombarda è stata fortemente voluta dalla dirigenza gialloblù per rafforzare la propria retroguardia e fra poche settimane si unirà al gruppo agli ordini di mister Dalla Pozza per l’inizio della preparazione in programma il 5 agosto.
“Sono contenta di aver scelto il Chievo Verona Women, sin da subito ho avuto sensazioni positive – sono le prime parole della Zanoletti da giocatrice clivense. Credo che ci sia una gran voglia di far bene e di costruire un progetto importante che abbia delle basi solide. Sicuramente cercherò di portare con me la mia esperienza per aiutare il gruppo in questa nuova avventura”.
Un’esperienza che deriva da una lunga e prestigiosa carriera che ha regalato alla giocatrice tanti successi.
A dispetto di una carta d’identità ancora giovane, infatti, la Zanoletti ha già alle spalle sedici campionati da protagonista nel calcio femminile.
A soli 15 anni, infatti, dopo esser cresciuta fra le fila del Bardolino Verona, contribuisce alla vittoria dello scudetto dello stesso club benacense, ma è nella “sua” Brescia che arriva la definitiva consacrazione come giocatrice di grande caratura.
Con la maglia delle Rondinelle conquista una Coppa Italia, una Supercoppa italiana e soprattutto il campionato di Serie A.
Altrettanto forte è però il legame con Verona, che non si esaurisce nè nell’esperienza con il Bardolino, nè con quelle più recenti con le maglie di Chievo Valpo ed Hellas Verona.
Proprio come è accaduto sul piano calcistico, infatti, allo stesso modo la Zanoletti ha gettato le basi del proprio percorso professionale sempre nella città scaligera.
A Verona la calciatrice si è laureata in Lettere e oltre a salire in cattedra di domenica in domenica per guidare la propria difesa, Stefania ha poi cominciato a farlo anche nelle aule di scuola.
Una professoressa in campo e fuori che non poteva di certo mancare all’appello per la nuova era appena inaugurata dal ChievoVerona Women.
Oltre alle tante stagioni nella massima categoria, la centrale classe 1990 è anche una specialista delle promozioni. Due su due nelle stagioni con le maglie di Brescia e Reggiana. Con lei a guidare la retroguardia i tifosi gialloblù si augurano un epilogo simile, ma la campionessa nata a Desenzano del Garda rimane prudente quando si parla di obiettivi, lasciando comunque trasparire la consueta grinta: “Sono molto ambiziosa e determinata a far bene con questa maglia, l’obbiettivo è sempre quello di migliorarsi giorno per giorno cercando di portare la squadra a fare il meglio possibile. Credo che la serie B sia un campionato molto difficile e molto equilibrato, ci sono diverse squadre attrezzate, ma anche noi vogliamo dire la nostra in questa categoria e perché no toglierci delle belle soddisfazioni; poi è chiaro che sarà sempre il campo il giudice più severo”.
La Zanoletti non è infatti una che si tira indietro e la sua affidabilità, anno per anno, oltre alla sue capacità di leadership, dimostrano che non è una calciatrice che rinuncia a prendersi tutti gli oneri del caso: “Il segreto della mia costanza credo risieda nella professionalità, cerco sempre di dare il massimo e di mettermi a disposizione della squadra e del mister, sono una persona che sa prendersi le proprie responsabilità”.
Da veterana qual è, che ha vissuto anche qualche cambiamento nel calcio femminile e che spera di viverne ancora molti, Stefania Zanoletti dice la sua anche sulla rinnovata collaborazione con l’A.C. ChievoVerona: “Credo che il ruolo delle società maschili sia fondamentale per la crescita del nostro movimento, ma ritengo anche necessario un cambiamento radicale della nostra figura: non possiamo più essere considerate dilettanti, è ora del professionismo!“.
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