Ancora un colpo da novanta per il Massafra

Eccellenza Puglia
31.07.2020 15:45 di  Massimo Poerio   vedi letture
Ancora un colpo da novanta per il Massafra

Serietà e professionalità: sono queste due delle caratteristiche della società del Massafra che sta continuando a mettere a segno colpi da novanta. C'è l’arrivo del forte esterno destro, trequartista classe 1986, di Santeramo in Colle, Antonio Dimatera.

Una carriera importante con avventure in serie C nella Pistoiese e nella Pro Vasto e con tanta serie D in squadre gloriose come Casertana, Viterbese, Monopoli, Gravina, Battipagliese, Bisceglie, Termoli, Montevarchi e Jesolo. In Eccellenza Dimatera ha militato nel Gravina e nella Fortis Altamura con cui ha iniziato la stagione 2019-20 terminandola a Castellaneta, proprio, con il tecnico Pasquale D’Alena.

Ecco le prime dichiarazioni del neo attaccante giallorosso: “Ho avuto, da subito, il piacere di conoscere gente che ama il calcio e quindi non ci ho pensato due volte. C’è stata immediatamente intesa. Abbiamo voglia di fare bene: mi ha colpito il progetto. Obiettivi? Voglio fare sempre meglio in modo da aiutare la squadra. Così tutti potremmo beneficiarne. Campionaoto? In quest’Eccellenza pugliese sto notando che quasi tutte le formazioni si stanno organizzando al meglio. Con la professionalità del tecnico D’alena e dei compagni potremo dire la nostra. Staff? Che dire? Il tecnico D’Alena è un professionista in un mondo di dilettanti: cosa non facile da trovare. Il Presidente Rubino l’ho conosciuto poco ma ho appreso che ama tanto il calcio: è una brava persona. Mie caratteristiche? Me la cavo nell’uno contro uno e sui calci da fermo. Sono il classico trequartista: corro tanto per aiutare la squadra e mettere in condizioni i compagni di fare bene. Il modulo? Per me non è un problema. Mi adatto. Tifosi? Ai tifosi ci tengo a dire solo una cosa: se restiamo uniti potremo toglierci delle belle soddisfazioni. Questo Massafra grazie alle grandi capacità dei direttori Difino e Sgrona e al tecnico D’alena che stanno costruendo una squadra senza rumori ma importante, potrà fare bene. Ci vuole equilibrio: in una squadra i giocatori devono essere tutti utili alla causa e allo stesso livello”.