«Essere squadra per 100 minuti, con unità e entusiasmo. La mia Jesina che combatte, non molla mai e magari antipatica, spero di ritrovarla domenica prossima». Così mister Simone Strappini, tecnico dei leoncelli che debbono uscire dalla crisi di risultati che li ha portati in zona playout, dai quali ora solo due punti, quelli che attualmente darebbero loro la salvezza diretta in virtù del +11 sul Monturano Campiglione, li tengono fuori. E domenica prossima scontro diretto proprio in casa del Monturano Campiglione (si gioca al San Claudio di Campiglione alle 14,30), una sorta di partita secca per rigettare all’indietro i rischi o ritrovarsi invece in piena apnea. Martedì scorso, alla ripresa degli allenamenti dopo il 3-0 della terza sconfitta di fila a Castelfidardo nell’ultimo turno, mister e squadra sono rimasti a lungo insieme a confronto negli spogliatoi del Carotti.
«In momenti come questi di tante parole, in cui tutti vogliono parlare – dice Strappini – io mi aspetto solo una cosa: che domenica prossima andiamo a fare una grande partita, che va al di là del vincere o perdere ma che deve essere diversa da ciò che stiamo facendo nelle ultime settimane. C’è da fare tutti un grosso mea culpa, zero scuse. Dobbiamo essere squadra per 100 minuti, come non stiamo facendo ora. Bisogna trovare unità e entusiasmo, perché questa è una squadra che vive di entusiasmo». Un fattore morale messo però a dura prova dal crollo di risultati nel 2024, dopo quella che era stata un’ottima andata (soli 4 punti in otto gare nel ritorno fino ad oggi), e anche dalle difficoltà che si stanno accumulando: a Campiglione rientreranno fra i disponibili nelle retrovie Thiago Capomaggio e Grillo che erano squalificati a Castelfidardo ma la Jesina non avrà di certo l’acciaccato Zandri che, già al Mancini domenica scorsa è dovuto restare out. E sono tutte da verificare le condizioni di Belkaid, uscito prima della mezz’ora nell’ultimo turno. Inoltre restano le indisponibilità dei vari Garofoli, Ciavarella, Re.
«Non ci possiamo demoralizzare e non possiamo abbassare il livello della cattiveria e dell’entusiasmo che sono state le nostre armi nel girone di andata – dice Strappini –, dobbiamo trovare le forze perché solo con l’esuberanza possiamo confrontarci con le qualità importanti che ci sono in questo campionato. Senza essere squadra e senza quelle caratteristiche che nella prima parte di stagione ci hanno consentito di rimontare anche su campi difficilissimi, è inevitabile che si faccia fatica. Chi è in campo deve sapere andare oltre i problemi e giocare per la maglia in maniera seria».
Autore: Anna Laura Giannini
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