"Per quanto riguarda la sconfitta di domenica scorsa, credo proprio che il Castellarano non possa accampare alcun tipo di alibi. A Cavezzo abbiamo fornito la nostra peggior prova stagionale, sotto ogni aspetto: mentale, fisico e tecnico. E' da questa consapevolezza che siamo ripartiti, per lasciarci alle spalle in modo rapido tutto ciò che è accaduto in terra modenese". Sono parole del difensore azulgrana Nazzareno Belfasti, che suona la carica in vista dell'operazione-riscatto che i nostri beniamini dovranno compiere: domenica prossima 3 novembre si giocherà per la decima giornata di Promozione, e nell'occasione la compagine di mister Roberto Lanzafame sarà di scena in un delicato confronto interno. A partire dalle ore 14.30, lo stadio "Ferrarini" sarà il teatro del duello con il Castelnuovo Rangone: una squadra che presenta parecchie similitudini con il Cavezzo, non soltanto per ciò che concerne la collocazione geografica.
Intanto, Belfasti, quali sono i maggiori campanelli d'allarme emersi nella sfida di 3 giorni fa? Da che cosa è nata la battuta d'arresto che avete subìto?
"Innanzitutto, io non parlerei di "campanelli d'allarme". Senza dubbio potevamo e dovevamo fare meglio: ci siamo confrontati con un'avversaria tenace ma comunque alla nostra piena portata, e dunque abbiamo gettato via un'ottima occasione per cogliere punti preziosi. Tuttavia un passaggio a vuoto può sempre capitare, specie nel contesto di una stagione così impegnativa come quello che stiamo vivendo. Tutte le squadre sono poste di fronte a un calendario molto intenso, perchè ricco di ostacoli davvero rilevanti: quindi, nessuna formazione può pensare di poter sempre essere al 100%. Piuttosto, ora noi abbiamo il preciso compito di dimostrare che quel ko rappresenta solamente un caso isolato: la sfida con il Castelnuovo Rangone ce ne dà la possibilità, e si tratta di un'opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire".
A Cavezzo c'è anche stata quella lunga interruzione nel 1° tempo: lo stadio velodromo "Nino Borsari" viene infatti utilizzato come base di partenza per i mezzi di elisoccorso, e domenica si è verificata proprio la necessità di far decollare un velivolo della Croce Rossa. Come è ovvio che sia, le esigenze legate alla salute delle persone vengono sempre e giustamente prima di tutto: detto questo, parlando strettamente di calcio, si tratta di uno stop che può avere influito in negativo sul livello della vostra prova?
"Prima c'è la salute di chi deve usufruire dell'elisoccorso, e su questo non si discute. Per ciò che riguarda le dinamiche sportive legate all'interruzione, probabilmente quella mezz'ora abbondante di stop ci ha in parte ostacolati: infatti avevamo costruito un soddisfacente avvio di gara, e poi la pausa ha contribuito a spezzare il nostro ritmo. Ad ogni modo, ciò non rappresenta affatto una scusante: l'interruzione c'è stata anche per i padroni di casa, e non soltanto per noi. In ogni caso, noi potevamo e dovevamo fare molto meglio"
Ora, il Castelnuovo Rangone: come vi presenterete domenica prossima? Mister Lanzafame dovrà ancora fare i conti con le assenze?
"Penso proprio di sì. Purtroppo, dovremo ancora fare a meno del lungodegente Davide Cotella: inoltre saremo privi di Luca Paradisi, che sconterà la seconda e ultima giornata di squalifica. Molto probabilmente mancherà anche Giuseppe Greco, che in questi giorni ha accusato piccoli problemi di carattere fisico: nulla di grave, ma domenica prossima per lui sembra profilarsi una domenica di riposo per favorire un suo pieno e completo ristabilimento".
Anche alla luce di queste defezioni, quali sono le principali insidie che potrete incontrare nel confronto che vi attende?
"Tanto per cominciare, i forfait non rappresentano affatto un alibi: è vero che si tratta di assenze pesanti, ma sono problemi che nel corso di una stagione vanno sempre messi in preventivo. Inoltre possiamo contare su un organico contraddistinto da tante soluzioni, in ogni reparto del campo: ciò costituisce senz'altro un buon aiuto, nel cercare di fronteggiare con successo qualsiasi tipo di defezione. Quanto al Castelnuovo Rangone, si tratta di una compagine che a mio parere presenta tratti molto simili a quelli del Cavezzo: entrambe modenesi, entrambe neopromosse ed entrambe alla ricerca di punti per garantirsi quanto prima la salvezza. Di conseguenza, anche stavolta mi aspetto un'avversaria tenace, combattiva e volenterosa su ogni pallone, dal primo fino all'ultimissimo istante di gara. Peraltro il Castelnuovo Rangone di mister Sarno proviene dall'altisonante successo casalingo contro la Vignolese: un motivo in più per evitare di prendere sottogamba questo imminente impegno".
Su che cosa dovrà puntare il Castellarano per conquistare l'intera posta in palio?
"Credo che fin qui il nostro organico abbia fatto emergere una dote di notevole rilievo: mi riferisco alla grande collaborazione e al consistente affiatamento che regnano tra le due anime della squadra. Come sapete, abbiamo una compagine caratterizzata da due componenti sostanziali: ci sono i giovani emergenti, e poi gli elementi più esperti tra cui anche io. Certe volte questa compresenza può portare ad alcune difficoltà di non poco conto, sia in termini di amalgama generale sia per ciò che riguarda lo sviluppo di una precisa identità di gioco. Al contrario, a Castellarano non sta succedendo nulla di tutto ciò: si è venuto a creare un gruppo solido e motivato, capace di applicare le indicazioni di mister Lanzafame con tutta quella compattezza e unità d'intenti che serve. La coesione di squadra dovrà quindi continuare a essere tra le nostre carte vincenti, sia domenica prossima sia in tutti i confronti successivi".
L'ultima vittoria di campionato risale al 6 ottobre scorso, con il blitz bolognese sul campo del Persiceto: a seguire, il bilancio del Castellarano parla di 2 pareggi e una sconfitta. Se malauguratamente non si dovesse vincere nemmeno con il Castelnuovo Rangone, all'interno della squadra potrebbe iniziare a ingenerarsi qualche pericoloso malumore?
"Dapprima, va detto che il Castellarano non è in crisi: peraltro non stiamo nemmeno passando un momento negativo, anche perchè il ko di Cavezzo ha interrotto una serie utile che durava da ben 6 gare considerando pure la Coppa. Le ultime tre uscite hanno obiettivamente evidenziato un rallentamento sul piano dei risultati: si tratta però di un semplice periodo opaco, e drammatizzarlo sarebbe tanto eccessivo quanto fuori luogo. Molti ci dicono che siamo una squadra di valore, e probabilmente è anche vero: tuttavia, proprio per questo, adesso sta a noi il compito di uscire quanto prima dalla fase di appannamento che stiamo attraversando. La sconfitta da cui proveniamo non ci voleva proprio, ma dobbiamo comunque provare a trarne qualcosa di buono: è un stop che dovrà darci ulteriore slancio motivazionale, aiutandoci a trovare le energie necessarie per reagire in maniera imperiosa".
E dunque?
"All'interno della squadra non vedo alcun malumore, e a essere sincero non scorgo rischi sul piano del morale nemmeno a medio-lungo termine: l'entusiasmo rimane massimo, senza poi dimenticare che la classifica resta ancora ampiamente dalla nostra parte. Domenica scorsa oltre a noi ha perso pure la Modenese, mentre il Campagnola è stato bloccato sul pari dal Galeazza ultimo della classe: ciò significa che questo girone B si presta ancora a parecchi colpi di scena, e quindi la sconfitta di Cavezzo non rappresenta affatto un buon motivo per scoraggiarsi".
A livello personale, come sta andando questa tua stagione in maglia azulgrana? Sei soddisfatto per avere scelto il Castellarano?
"Alla seconda domanda rispondo con un sì netto e inequivocabile: l'intero ambiente del Castellarano non ha affatto tradito le mie attese, e continuo a trovarmi benissimo fin dal primo allenamento che ho svolto quest'anno. Per il resto, come sapete in passato sono stato abituato a frequentare categorie di altro tipo: quindi adesso devo ancora un po' ambientarmi nella realtà della Promozione, ma credo che sia un problema che avrebbe anche chiunque altro nella mia stessa situazione. Il lavoro che sto compiendo in azulgrana è comunque molto gratificante: dunque, ritengo di essere sulla strada giusta per arrivare a immergermi in pieno nella dimensione e nelle dinamiche di questo campionato".
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