Il 2025 della Ternana si chiude con un pareggio a reti bianche sul campo della Pianese, un risultato che lascia una scia di rammarico nel clan rossoverde. Al termine dell'incontro, il tecnico Fabio Liverani ha analizzato la sfida evidenziando come l'andamento del match sia stato pesantemente condizionato da un episodio disciplinare avvenuto nelle battute iniziali, che ha costretto le Fere a rivedere completamente i piani tattici.
«L'espulsione all'inizio della partita ha creato qualche difficoltà, avevamo iniziato bene poi è cambiato il match» ha esordito l'allenatore, visibilmente dispiaciuto per aver dovuto sacrificare l'equilibrio della squadra in favore dell'emergenza numerica. «Mi è dispiaciuto dover togliere Orellana. La squadra nel complesso ha fatto bene, ho tenuto in campo due attaccanti e mi sono complimentato con tutto il gruppo per la voglia che ha avuto di sacrificarsi e lottare». Un elogio alla resilienza dei suoi uomini, che nonostante l'uomo in meno hanno saputo mantenere la compattezza necessaria per non capitolare.
Liverani non ha però risparmiato critiche alla direzione di gara, ritenuta poco equilibrata nei momenti chiave del confronto. «L'arbitro non ha mai fischiato a nostro favore» ha sentenziato il mister, spiegando poi la gestione tattica adottata sotto pressione: «Quando le partite vanno così bisogna scegliere se giocare in modo offensivo concedendo qualcosa all'avversario, oppure chiudersi e non concedere nulla». Una scelta obbligata che ha portato a uno 0-0 di pura sofferenza e carattere.
Guardando oltre i novanta minuti di Piancastagnaio, il tecnico ha tracciato un bilancio del percorso compiuto finora, ricordando le macerie da cui è partita la stagione. «Il campionato è iniziato senza società, abbiamo fatto il possibile» ha ricordato Liverani con orgoglio. I numeri, d'altronde, parlano a favore del lavoro svolto: «Abbiamo conquistato trentuno punti in diciassette partite poi la semifinale di Coppa Italia, non contando le prime due di campionato». Per il girone di ritorno, l'asticella si alza: «Dobbiamo vincere più partite possibili e vedere come finiamo in Coppa Italia».
In chiusura, un pensiero profondo è stato dedicato all'ambiente e alla nuova stabilità del club, fattori determinanti per la sua permanenza in Umbria. «La nostra tifoseria è uno dei motivi che mi ha spinto a restare qui. Auguro un nuovo anno di serenità, oggi abbiamo una proprietà forte che vuole fare qualcosa di importante» ha concluso Liverani, lanciando un messaggio di speranza e ambizione a tutto il popolo rossoverde per il 2026.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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