Massimo Pulcinelli, proprietario dell'Ascoli, ha chiarito una volta per tutte la sua posizione riguardo al futuro del club, annunciando la sua imminente uscita di scena. «Che vendo o regalo la società è sicuro». Con queste parole, il patron bianconero ha confermato la sua decisione di cedere la proprietà dell'Ascoli, aprendo a scenari futuri incerti ma che sembrano segnare un punto di svolta nella storia recente del club.
Tuttavia, prima di lasciare definitivamente, Pulcinelli ha voluto lanciare un messaggio diretto ai tifosi marchigiani, invitandoli a sostenere la squadra in questo delicato momento della stagione. «Ai tifosi però dico che invece di cantare contro la società incitassero e cantassero a favore di chi va in campo altrimenti saranno costretti a subirmi anche il prossimo anno». Il patron ha esortato i sostenitori a concentrare il loro sostegno sui giocatori in campo, avvertendo che, in caso contrario, la sua permanenza alla guida del club potrebbe protrarsi anche nella prossima stagione.
Pulcinelli ha poi fatto il punto sulla trattativa per la cessione della società, rivelando come i tempi inizialmente previsti non siano stati rispettati, ma esprimendo la speranza che l'operazione possa concretizzarsi entro la fine del mese di aprile. «Entro fine marzo non siamo riusciti a vendere la società. Speriamo entro fine aprile». Il patron ha ammesso il ritardo nella conclusione della trattativa, ma ha manifestato ottimismo riguardo a una possibile svolta entro il prossimo mese.
Nonostante l'interesse di diversi investitori, Pulcinelli ha spiegato come la permanenza in Serie C rappresenti una condizione imprescindibile per la cessione. «Ci sono degli interessi ma a condizione che la squadra ottenga la permanenza in serie C». Il patron ha rivelato l'esistenza di manifestazioni di interesse concrete, ma ha sottolineato come il mantenimento della categoria sia un requisito fondamentale per i potenziali acquirenti.
Pulcinelli ha inoltre espresso il suo disappunto per le contestazioni da parte della tifoseria, ritenendo che i cori negativi possano influenzare negativamente le prestazioni della squadra. «I tifosi se continuano a cantare in modo negativo portano sfortuna ed energia negativa». Il patron ha manifestato la sua convinzione che il clima di contestazione possa avere un impatto negativo sul rendimento dei giocatori.
Nonostante le difficoltà, Pulcinelli ha rivelato l'esistenza di trattative in corso con diversi soggetti interessati all'acquisto dell'Ascoli. «Al momento posso dire che ci sono due imprenditori italiani e due fondi stranieri che sono molto interessati alla nostra società». Il patron ha confermato l'interesse di quattro potenziali acquirenti, due italiani e due stranieri.
Tuttavia, Pulcinelli ha ribadito come la priorità assoluta sia la salvezza sul campo, rimandando ogni discorso sulla cessione definitiva della società al raggiungimento di questo obiettivo. «Ma ripeto prima la salvezza sul campo e poi potremo ragionare sul futuro e a chi cedere la società». Il patron ha chiarito come la cessione del club possa concretizzarsi solo dopo che la squadra avrà ottenuto la matematica certezza della permanenza in Serie C.
Riguardo alle possibilità di raggiungere i playoff, Pulcinelli si è mostrato realista, pur non escludendo del tutto questa ipotesi finché la matematica non condannerà la squadra. «Playoff? Al momento non vedo prestazioni in campo che ci possano portare agli spareggi promozione ma dato che la matematica non ci condanna dobbiamo provarci».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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