L'amministrazione comunale di Brescia sta valutando seriamente l'introduzione di un sistema di partecipazione azionaria destinato ai sostenitori del club biancazzurro.

Secondo quanto riportato da fonti locali, l'idea prevede di riservare una percentuale del capitale sociale della nuova società calcistica direttamente ai tifosi e ai cittadini bresciani interessati a diventare parte integrante del progetto sportivo.

Una quota significativa per i supporters

La proposta in discussione contempla la destinazione di una porzione compresa tra il 3 e il 5 per cento del capitale sociale ai sostenitori locali. Questa iniziativa rappresenterebbe un'innovazione importante nel panorama calcistico italiano, dove il coinvolgimento diretto della tifoseria nella proprietà delle società rimane ancora un fenomeno relativamente raro.

L'azionariato popolare non costituisce certo una novità assoluta nel mondo del calcio, ma raramente ha trovato applicazione concreta nel nostro paese. La particolare situazione che attraversa attualmente il club bresciano ha però riacceso l'interesse verso questa formula di partecipazione, rendendola più attuale che mai.

Nasce "Cuor di Leonessa": il comitato promotore

Parallelamente alle valutazioni dell'amministrazione comunale, si è costituito un comitato specificamente dedicato alla promozione dell'azionariato popolare tra i sostenitori del Brescia. L'organizzazione, denominata "Cuor di Leonessa", è stata ufficialmente presentata giovedì scorso e vede alla sua guida l'avvocato Alberto Scapaticci in qualità di presidente.

La composizione del comitato riflette un mix interessante di competenze e esperienze diverse. Tra i membri figurano personalità di spicco del mondo sportivo e professionale locale, che portano in dote conoscenze specifiche e credibilità al progetto.

Le figure chiave del progetto

Il gruppo di lavoro può contare sulla presenza di Alessandro Altobelli, figura nota nell'ambiente calcistico. Accanto a lui, l'avvocatessa Maria Luisa Garatti apporta la sua expertise nel settore del diritto sportivo, un ambito cruciale per la strutturazione legale di un'iniziativa di questo tipo.

Completa il quadro dirigenziale Andrea Erranti, imprenditore che vanta una lunga storia di sponsorizzazione del club bresciano. La sua presenza testimonia l'interesse del mondo imprenditoriale locale verso questa forma innovativa di partecipazione societaria.

Un momento di trasformazione

L'attuale congiuntura rappresenta un momento particolarmente favorevole per sperimentare formule alternative di gestione societaria. Le dinamiche che stanno interessando il calcio bresciano offrono l'opportunità di ripensare il rapporto tra club, territorio e tifoseria in chiave più moderna e partecipativa.

L'azionariato popolare potrebbe rappresentare non solo un'innovazione gestionale, ma anche un modo per rafforzare il legame tra la squadra e la comunità locale. In un'epoca in cui il calcio appare sempre più distante dai suoi sostenitori tradizionali, iniziative di questo tipo potrebbero contribuire a riavvicinare il mondo dello sport professionistico alle sue radici territoriali.

Prospettive future

Resta da vedere come si evolverà concretamente questa proposta e quali saranno i meccanismi operativi che verranno messi in campo per la sua realizzazione. L'interesse manifestato dall'amministrazione comunale, unito all'attivismo del comitato "Cuor di Leonessa", suggerisce però che il progetto abbia concrete possibilità di trasformarsi da idea a realtà.

La strada verso l'azionariato popolare nel calcio bresciano appare tracciata, e nei prossimi mesi sarà possibile valutare se questa forma di partecipazione riuscirà effettivamente a prendere piede, aprendo potenzialmente la strada a simili iniziative in altri contesti del calcio italiano.

Sezione: Serie C / Data: Dom 22 giugno 2025 alle 19:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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