È un messaggio chiaro e diretto quello lanciato da Davide Ciaccia, imprenditore laziale ed ex presidente del Teramo: «Non darò un euro senza avere consultato prima dati completi e verificati». La sua posizione, riportata oggi sulle pagine del Il Resto del Carlino, fotografa una trattativa con la Civitanovese Calcio che, dopo cinquanta giorni, sembra ancora bloccata nei fatti.

L’operazione, che aveva suscitato entusiasmo in città e tra gli addetti ai lavori, ora vive una fase di stallo preoccupante. E il motivo, spiega lo stesso Ciaccia, è la totale assenza di documentazione formale: niente bilanci, nessuna informazione precisa sui debiti e nessun confronto trasparente con la proprietà uscente.

Un percorso a senso unico

Secondo quanto ricostruito nell’intervista, Ciaccia denuncia una trattativa condotta senza i minimi requisiti di trasparenza. «Durante questi 50 giorni – afferma – non ho ricevuto alcuna risposta formale né informale. Né mi è stato concesso di accedere a documentazione utile a comprendere lo stato della società».

Nonostante una delega formale per il 25% delle quote, ricevuta dall’ex vicepresidente Lotorto, l’imprenditore romano si è visto negare l’accesso persino ai libri contabili. Una richiesta di confronto con almeno 10 soci favorevoli, rilanciata nei giorni scorsi, è rimasta senza esito. E la proposta di un incontro chiarificatore è slittata a dopo il 10 luglio, troppo tardi secondo Ciaccia per poter intervenire prima della scadenza per l’iscrizione al campionato.

Un progetto pronto, ma paralizzato

«Tecnici e giocatori sono pronti, c’è un team al lavoro, ma tutto questo è bloccato nei fatti», dice Ciaccia. Il progetto, descritto come “strutturato, pluriennale, pensato per coinvolgere il territorio”, c’è ed è concreto. Ma senza chiarezza economica, nulla potrà partire.

L’imprenditore ribadisce che non accetterà patti sbilanciati o imposizioni, e che vorrà piena libertà nella scelta dei suoi collaboratori. Ai tanti calciatori e tecnici che hanno dato disponibilità ad indossare i colori rossoblù, Ciaccia rivolge parole di stima: «Attendo con rispetto e pazienza. A loro va il mio ringraziamento».

Il valore di una piazza

Ciaccia non nasconde l’ammirazione per Civitanova, definita “piazza orgogliosa e passionale”. «Qui il calcio non è un hobby, ma identità», afferma. E proprio per questo si dice convinto che ogni passo debba essere fatto con serietà, senso di responsabilità e totale trasparenza.

«Voglio esserci – conclude – ma solo alle condizioni che garantiscano un futuro chiaro e solido alla Civitanovese. Non mi presto a operazioni opache. Voglio sapere chi c’è e con chi devo davvero lavorare».

Sezione: Serie D / Data: Dom 22 giugno 2025 alle 13:45
Autore: Paolo Catena
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