Tommaso Coletti conserva un ricordo nitido della punizione all'incrocio che sette anni fa permise alla Triestina di battere il Padova di Bisoli, squadra lanciata verso la Serie B. Oggi, alla guida della Virtus Francavilla in Serie D, l'ex centrocampista alabardato mantiene un legame speciale con la città giuliana e segue con apprensione le vicende dell'Unione, attualmente in lotta per la salvezza.
"Me la ricordo bene quella punizione", confessa Coletti al quotidiano "Il Piccolo". "Eravamo stati una brutta gatta da pelare per Bisoli, con quell'1-0 gli facemmo questo piccolo sgambetto anche se poi vinsero comunque il campionato e noi nelle ultime partite uscimmo invece dalla zona playoff".
Il periodo vissuto a Trieste ha lasciato un segno indelebile nel cuore dell'ex calciatore: "Penso che tanti tifosi sappiano che parte del mio cuore è alabardato e questa cosa non cambierà mai. A Trieste ho vissuto un anno e mezzo da giocatore e 6 mesi da allenatore in seconda, è stato un periodo bellissimo in una città stupenda che mi ha fatto sentire una persona importante, sono legami che resteranno per sempre".
Un legame accompagnato da un grande rimpianto: "Peccato non essere riusciti l'anno dopo in quella finale a regalare ai tifosi la serie B, sarebbe stato favoloso. Chissà che non capiti più avanti, perché il mio sogno resta comunque quello di allenare la Triestina".
Coletti ha seguito con attenzione anche le difficoltà della Triestina nella stagione attuale: "Mi dispiace da morire perché i presupposti erano ben altri con una società che si era presentata in modo importante, invece vedere l'Unione lottare in quelle posizioni crea un grande dispiacere". L'arrivo di Tesser in panchina ha però cambiato le cose: "C'è stata una netta inversione di rotta, certo qualche sconfitta può capitare ma il vero problema è stata la penalizzazione. Senza quella la squadra sarebbe già salva".
L'ex centrocampista sottolinea l'importanza dell'aspetto caratteriale in situazioni come quella che sta vivendo l'Unione: "È fondamentale. Lottare per quelle posizioni è dura, serve una base caratteriale solida, quindi onore alla squadra e sotto questo aspetto la vittoria sul Renate è stata importante. Del resto da quando c'è Tesser c'è una verve diversa, speriamo vada tutto bene nonostante i problemi creati dalla gestione societaria".
Sulla possibilità di una salvezza diretta, Coletti è chiaro: "Ci deve provare, è d'obbligo provarci. Se eventualmente ci saranno i play-out bisognerà affrontarli nella maniera giusta e il mister è una sicurezza sotto questo aspetto. Ma finché esiste, bisogna restare aggrappati alla possibilità di evitarli e provarci fino in fondo".
Le prossime sfide contro Padova e Vicenza saranno decisive non solo per la Triestina, ma anche per la promozione diretta in Serie B: "All'andata contro queste due big l'Unione fece due grandi risultati, quindi può succedere di tutto. La Triestina del resto è costruita per altre cose, si trova impelagata lì in fondo ma la squadra è forte, quindi ho fiducia che abbia nelle corde due grandi prestazioni contro Padova e Vicenza".
Sul sorpasso del Vicenza in classifica ai danni del Padova, Coletti non si dice sorpreso: "Queste situazioni si sono viste tante volte, non c'è una spiegazione reale come non esiste un vademecum per vincere i campionati. Certo dopo aver dilapidato 10 punti di vantaggio non vorrei essere nei panni di Andreoletti, ma entrambe sono piazze importanti: che vinca il migliore, ma intanto auguro alla Triestina due vittorie".
Infine, Coletti aggiorna sulla sua nuova avventura alla guida della Virtus Francavilla: "Molto bene, in 6 partite abbiamo fatto 4 pareggi e 2 vittorie, si sta lavorando al meglio e giocando bene. Ora ci giochiamo i playoff in queste ultime partite, anche se abbiamo un calendario difficile".
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