Il futuro del Rimini è avvolto da una pesante incertezza. Secondo le informazioni raccolte dalla redazione di TuttoC.com, la trattativa per la cessione del club ha subito un'improvvisa e significativa frenata, sollevando nuove preoccupazioni tra i tifosi e gli osservatori.

L'incontro cruciale tenutosi ieri a pranzo non ha portato i risultati sperati. L'attuale proprietà, Building Company, avrebbe mostrato una decisa reticenza, chiedendo un importo ritenuto eccessivamente alto per la cessione delle proprie quote. Le richieste economiche si presentano particolarmente onerose se si considerano diversi fattori critici che gravano sulle finanze e sul futuro sportivo del club: i 200mila euro che spettano all'ex presidente Rota, l'ingente debito accumulato dalla società e, non ultimo, il concreto e preoccupante rischio di una retrocessione in Serie D.

Mentre i colloqui con l'attuale acquirente sembrano essersi arenati, si registra un forte e rinnovato interesse da parte di Nicola Di Matteo. L'imprenditore, che aveva già manifestato la volontà di acquisire la società in diverse occasioni – prima dell'arrivo dell'attuale proprietà e successivamente durante i mesi di agosto e settembre – è tornato prepotentemente in corsa.

Nel frattempo, la multinazionale quotata in borsa che stava negoziando l'acquisto non sembra intenzionata a protrarre l'attesa. L'acquirente potenziale esige una decisione in tempi ragionevolmente brevi per dare il via libera all'operazione.

Il tempo stringe in un clima di totale silenzio che avvolge il club. Se non interverranno nuove figure o se la situazione non si sbloccherà rapidamente, il Rimini rischia di trovarsi ad un passo dal baratro sportivo e finanziario, con la prospettiva di una crisi che potrebbe portare a esiti drammatici.

Sezione: Serie C / Data: Gio 30 ottobre 2025 alle 13:20
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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